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Visualizzazione dei post da agosto, 2010

Abissi e magneti artici /2 ¦ N by NW

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Come subodoravo già 4 mesi fa (e nel frattempo l'Emmentaler è stato digerito per bene), come se ne discuteva 2 mesi fa ( here too), vediamo dall' ultimo bollettino dell'NSIDC che lo stato (pietoso⇐eufemismo) in cui versa, languente, l'Artico continua imperterrito e in maniera preoccupante. O meglio: abissale e al contempo magnetica. Intrigante? ( fonte ) Et voilà : per il terzo anno consecutivo - dico: terzo anno consecutivo... - aperti contemporaneamente i 2 passages e contenti fisherman's friends, friends of new shipping routes, friends of tomorrow's tourism destinations (...i famosi giri a vuoto...), new tourism seeking old energetic sources... Per la prima volta da tempo , quello di NE aprì i battenti nel 2005, quello di NW nel 2007 e da allora si è sempre aperto d'estate e fanno 4. Siccome "non è il caldo a governare il ghiaccio" (centralina dixit): 4 anni di venti very very very special sull'Artico? "Rotteri inuit" pagati d

Dissonanze cognitive fragili come vetro

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( fonte ) . Glasperlen I Ma che strano: se un climatologo, perché climatologo , afferma certe cose è un incompetente , nonostante un CV da sballo e un H Index 57. Già . Se uno statistico, perché statistico, afferma certe altre cose è un fenomeno , stante un CV da sballo e un H Index da calcolare . Non capisco. ➲ What a cognitive dissonance ! ecc. ecc. ecc. ecc. ∩⊃∪⊂∩⊃∪⊂∩⊃∪⊂∩⊃∪⊂∩⊃∪⊂∩⊃∪⊂∩⊃∪⊂∩⊃∪⊂ . Glasperlen II Che strano: a AtmPhys I ti insegnano che se la temperatura dell'aria aumenta di 1°C riesce a contenere quai il 7% in più di vapore. A Clim scopri che rianalisi NCEP, radiosonde e satelliti mostrano una cosa . E quella cosa non sta per nulla contraddicendo quel che ti insegnano a fisica dell'atmosfera I. A AtmDyn si intuisce come quel tot% in più di vapore contenuto in un'atmosfera più calda possa rinvigorire e rendere più dinamici i processi idrologici in gioco, ad es. velocizzando e facilitando la convezione, intensificando i fenomeni e amplificandone gli

Shape of things to come

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Riprendendo l'ultima parte del precedente post, si potrebbe tentare di immaginare cosa succederà fra qualche decennio *se* continuasse l'odierno incremento di GHG (CO2 in primis) e decremento dei solfati. Ovviamente la forzante radiativa positiva incrementerebbe , con tutto quel che ne consegue. La diminuzione nella produzione di solfati ha senz'altro portato giovamenti nello smog locale e urbano ( soprattutto in occidente, laddove è stata più forte e netta ) ma, come suggerisce ad es. Hansen in questa presentazione alle Bjerknes Lectures dell'AGU 2008, ha contempraneamente - per così dire - risvegliato il mito del patto faustiano , oggi reso più attuale che mai dagli esperimenti progettati di geoingegneria . Qui sotto un grafico che spiega il forcing radiativo differente fra GHG (a sx) e aerosol antropogenici (atmospheric brown clouds, ABCs, a dx), a loro volta suddivisi fra black carbon (BC) da fuliggine - con forcing positivo - e il resto (solfati, nitrati, aerosol

Periodi freddi anomali

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Oggi si parla di raffreddamenti (quasi globali). Questo non è un post ironico sullo stile di uno degli ultimi brillanti post della Cassandra . No, lo stream ha fatto affluire, oggi, alcune considerazioni su specifiche caratteristiche apparentemente paradossali che accompagnano due periodi connotati da generale riscaldamento climatico, periodi lontani nel tempo ma spesso, molto spesso paragonati e contrapposti fra di loro per ragioni abbastanza evidenti (pur se non così stringenti e imprescindibili, imho). Il XX secolo è indubbiamente anche il secolo che dà inizio all'influenza da parte dell'uomo e delle sue attività sul clima. Antropocene , come è stata definita questa era da Crutzen (anche se c'è qualche "dissidente" per il quale questa influenza sarebbe cominciata molto prima...): si parla infatti, in gergo, di AGW, Anthropogenic Global Warming. Il periodo che va grossomodo dal X al XIII secolo è stato uno dei 3-4 ottimi climatici olocenici ,

Ammazza che mazza!

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Non è ancora tempo di hockey, ma qui a MS abbiamo ancora negli occhi quel magico "special effect " a cui si è assistito, imperterriti, nella finale del campionato svizzero lo scorso aprile. Ebbene: la mazza da hockey, stante quella magia, è stata nel frattempo modificata e proprio in questi giorni, dall'Illinois - e con gli M&Ms come main sponsor -, è stata presentata al pubblico in forma ancora ufficiosa attraverso uno showcase-café (dopo il draft, seguirà, a giorni, la main submission). Grandi applausi euforici e isteriche grida di delirio da parte degli appassionati di questo sport, in particolare da parte di coloro che, da più di un decennio oramai, predicano bene (e razzolano male) in favore di un rinnovo completo e totale della mazza. Lama meno fallica e impugnatura più sinuosa , ci ripetono da tempo quasi alla nausea. I primi problemini sopraggiungono con i primi "stress test" da parte di giocatori adibiti alla prova della nuova mazza . Ecco:

Minestre riscaldate

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. Un modello chiamato Hansen Hansen sbagliava , le sue proiezioni sono da buttare ; ergo tutti i modelli sono errati. Hansen fa il modello? Insomma, dai ...(anche qui )... . Mele e banane Il paragone fra le T superficiali e le T troposferiche, come viene fatto da Christy e dalla centralina a rimorchio di mamma Watts . Passi per Christy, ché è del ramo, nel senso che l'albero sul quale campa è quello dei dati satellitari e negli anni 90 (ante- RSS e prima della scoperta di diversi bias ) sosteneva che il mondo non si stava scaldando poiché la sua ricostruzione satellitare indicava così (es. qui , qui e qui ), ignorando totalmente le misure di superficie, quelle delle radiosonde, i fenomeni osservati in superficie associati al GW e i problemi che le letture satellitari comportavano . Ma gli altri... Continuo a non capire perché i due frutti vengono considerati identici, solo a me sembrano un tantino diversi ? . (Hot) spot in salsa tartare Con una frequenza vicina a 3.5*10^-8 Hz

Voodoo science

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Si aggirano nella notte più nera. Madidi di una pioggia infinita à la Blade Runner. Sono androidi o psycho-killers ? Comunque sia, sono a caccia di barzellette spacciate nei bassifondi del ghetto come perle di saggezza scientifica. Un ripassino della fisica di qua e anche di qui , una candida teoriuccia rivoluzionaria di là e anche di lì , una splendida puntualizzazione in forma di poemetto davanti , una magnifica suggestione in forma di bigino di dietro ... Un tempo erano paladini del neghismo negletto. Oggi tre e mezzo di loro ( uno e uno bis e due e tre e mezzo ), cacciatori di tales for dummies, sono rinnegati. Loro malgrado. Sembra uno psicodramma. Forse, più semplicemente, essi si sono accorti che anche a loro hanno innestato ricordi. E i ricordi li rendono consapevoli che no, non si può continuare così a servire macedonie di frutta acidula e marcia, inserendovi di tutto. Dai teatrini alle chiavi inglesi. Ne va anche della loro reputazione. Una bella lezioncina per la com

Connections I

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Sì, lo so: è estate ed è tempo di relax e non di elucubrazioni e in effetti preferisco anch'io la vibrante versione musicale degli Stones con Richards on mike. È senz'altro più accomodante... Ma parlare di connessioni, in questi giorni, significa anche e soprattutto chiedersi se esistono: (a) collegamenti fra gli eventi meteorologici estremi che stanno imperversando in Eurasia; (b) collegamenti con il climate change e il GW, di rimando con (lo dico lo dico! ;-) l'intensificazione progressiva dell'effetto serra e con i suoi correlati feedback . Sgombro subito il campo da eventuali equivoci: lungi da me il tentativo di indossare la versione in bikini del dipartimento "il tempo non è il clima" per smascherare coloro i quali ne indossano la versione in parka anche in piena estate. No, il mio è un tentativo di dire le cose come stanno e come molti scienziati, da tempo, sospettano (buon ultimo il buon Klaus ...). Allora, cominciamo con la prima

Adrift

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( fonte ) . Mentre queste immagini ( qui e qui ) sembrano emergere paro paro dal bel romanzo di Cormac McCarthy "La strada" (per chi l'ha letto, risulterà più immediata l'associazione ) e invece sono la dura, nuda e cruda realtà della Russia europea sconvolta da questa mazzata coi controfiocchi - che dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, come la realtà superi (quasi) sempre la fiction; . mentre gli addetti fanno calcoli e stime dei danni e delle conseguenze annesse a lagtime flessibili; . mentre altri addetti cercano connessioni e collegamenti di vario tipo (occhio al prossimo post ;-) dai MS emerge ora uno stream di pensiero un po' "ingombrante" e, per ora, forse non ancora troppo conturbante. Rileggendo gli ultimi 2 post pubblicati, mi è affiorata un'associazione strana e ho avuto una strana sensazione di dejà-vu da ricordo del futuro à la FF, un po' come svegliarsi di sobbalzo trovandosi alla deriva. Guardate, in primis, l a

Terra bruciata

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Il romanzo, JGB , l'aveva scritto nel lontano 1964. 46 anni dopo, quel che la Russia europea sta esperendo - in questa incredibile estate - è qualcosa che neanche la fervida immaginazione dell'autore britannico avrebbe potuto partorire. Ma chissà se JGB è conosciuto e famoso anche in Russia... . жары La pazzesca heatwave (HW) che sta imperversando fra l'Europa orientale e le pianure della Russia europea fino agli Urali (ma anche in altre aree dell'emisfero nord ) è figlia di una situazione meteorologica bloccata da quasi 2 mesi e che - nella sua diabolica persistenza - ricorda per fattura e durata (ma solo in parte per effetti) la madre di tutte le canicole europee scatenatasi (come ben si ricorda) fra maggio ed agosto 2003 un paio di migliaia di km più a SW. Solamente 4 anni dopo, durante l'estate di 3 anni fa, una HW analoga assediò l'Europa sudorientale , a circa 1500 km più a SSW di Mosca. Insomma: dopo "il 2003 croato, rumeno, bulgaro, ucr

Terminal beach

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. Boundary condition #1: casematte Ieri ho avuto la fortuna di assistere ad una proiezione per pochi intimi molto speciale. A margine della 63a edizione del Festival del Film di Locarno , nell'angusta sala del Rivellino leonardesco è stato proiettato in prima mondiale - evento collaterale della mostra attualmente qui presente - il nuovo film di Peter Greenaway : "92 Atomic Bomb Explosions on the Planet Earth " . Si tratta di un'opera molto particolare, com'è tipico della fervida e creativa produzione dell'artista britannico. Questa volta Greenaway ha messo assieme - in forma simil-documentaristica e con un una cura davvero particolare per ritmo e montaggio - una sequenza impressionante di 92 fra le più disparate esplosioni di ordigni nucleari effettuate da statunitensi, sovietici, francesi, inglesi e cinesi come test fra il 1945 e il 1970 nel pieno dell'escalation deterrente della cold war. Fra il 1945 e il 1998 (ultimo anno di test nucleari) furon