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Visualizzazione dei post con l'etichetta Meltlandia

La grande ritirata

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Un interessante e recente lavoro di cartografia glaciale , partendo da dati satellitari, documenta la risposta dinamica dei ghiacciai ai cambiamenti climatici su scala globale. Quantifica le loro variazioni di massa e volume negli ultimi 20 anni. E la conclusione è inquietante. In figura la perdita relativa di volume dei ghiacciai negli ultimi 2 decenni. Volumi e perdite di volume regionali e globali dal 2000 al 2019 (grafici a torta) con serie temporali annuali di perdita relativa di volume (spicchi) per le 19 regioni glaciali "maggiori". Dal 2000 al 2019, la perdita di massa dell’insieme dei ghiacciai mondiali è stata di 267 ± 16 Gt all'anno, una perdita equivalente al 4,5% del volume dei ghiacci nei primi anni 2000.  Assumendo che tutta l'acqua di fusione glaciale raggiunga l'oceano, il contributo all'innalzamento del livello del mare è stato di 0,74 ± 0,04 mm/anno, pari al 21 ± 3% dell'innalzamento osservato dagli altimetri satellitari durante questo ...

R.I.P. Koni, grande abete bianco

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Sono ancora sconvolto. Ho ricevuto un messaggio solo ieri e oggi ancora non riesco a crederci. Konrad Steffen , direttore dell'Istituto federale di ricerca per le foreste, la neve e il paesaggio (WSL) nonché professore di clima e criosfera all' ETH di Zurigo e all'EPFL di Losanna, ha avuto un incidente mortale sabato, mentre stava effettuando alcuni rilievi alla stazione climatologica dello Swiss Camp in Groenlandia , la sua casa nordica d'adozione. Lo scienziato sembrerebbe aver avuto un incidente a soli cento metri dal suo campo. Presumibilmente un lastrone di neve sottoforma di ponte ha ceduto sotto di lui: il quotidiano groenlandese " Sermitisiaq " scrive che è caduto in una fessura nel ghiaccio. Un crepaccio pieno di acqua di disgelo . Koni allo Swiss Camp Con Steffen la comunità scientifica internazionale perde uno scienziato dall’impegno profondo e soprattutto perdiamo un uomo e un amico unico e generoso . Steffen era stato un pioniere...

Caduta libera, scintillante e sospesa

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Caduta libera scintillante e sospesa,  canta Michael Stipe in epoca di Covid-19 . Cade scintillante e sospeso nel vuoto sul mare, il ghiaccio polare dalla Groenlandia. E sembra un processo accelerante e inarrestabile. Centinaia e centinaia di  Gigatons , come  cantano i Pearl Jam ... Attenti ai  tipping point -  direbbe Schellnhuber  -  dietro l'angolo del decennio appena cominciato sotto i peggiori auspici - sanitari, economici ma anche ambientali e climatici. Covid-19 ma anche Melted-19: annus horribilis per la calotta polare di Meltlandia, lo scorso anno. In queste ultime settimane di lockdown sono arrivati - puntuali come i cuculi ad aprile, ché marzo oramai non c'è più - gli ultimi aggiornamenti relativi bilancio di massa glaciale totale dell'anno idrologico settembre 2018-agosto 2019 lassù sulla grande isola nordica. Ne avevo anticipato i risultati nell'aggiornamento del mio ultimo post. L'impietoso e inquietante saldo f...

«Greenland melts»

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Il secondo appuntamento del ciclo « Il clima che cambia / Anteprima Il Raggio Verde » ruota attorno alla fusione della calotta glaciale in Groenlandia grazie alle testimonanze di due punti di vista differenti, entrambi per la regia di Jason Van Bruggen: quello di Derick Pottle, cacciatore inuit, in « Keeper of the flame » (Canada, Switzerland, USA), e quello del prof. Konrad Steffen, glaciologo e climatologo, in « Greenland Melts » (Canada, Switzerland, USA). Ospite dell’incontro il professor Konrad "Koni" Steffen , direttore dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL, glaciologo con una vastissima expertise nell'Artico e soprattutto in Groenlandia, lead author del capitolo 4 (dedicato alla criosfera) dell'ultimo rapporto (AR5) del WG1 dell'IPCC e del capitolo 1 del recente Special Report dedicato a oceani e criosfera, co-fondatore dello Swiss Camp dell'ETH sulla calotta groenlandese (vedi video sotto).  Steffen è il ...

Regali avvelenati e rane bollite

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Un regalo, queste giornate primaverili insolitamente silenziose e pulite . Un saggio di quel che potrebbe essere un mondo diverso. Aria nettamente più salubre, un silenzio urbano quasi inquietante, strade senza traffico, biodiversità che negli spazi urbani e suburbani torna a fiorire con speci animali che presidiano di nuovo spazi vitali lasciati da tempo, cielo notturno forse anche più limpido del solito...( Update 31/3:   ma sotto altri aspetti, tutt'altro che salutare per l'ambiente )... ...un regalo avvelenato, però. Effetti del #Covid-19 . Ne avremmo decisamente fatto a meno. O meglio: il regalo ci fa un po' tutti riflettere sulla pazzia di una società perennemente in frenetica corsa neolib a star dietro alla crescita infinita in un mondo finito. E poi BUM... lo tsunami di un virus che ci paralizza e blocca letteralmente (e ballardianamente ...) il moto del mondo. Ma il veleno si manifesta con  centinaia di migliaia di malati e decine di migliaia di vittime. ...

La Battaglia di Paperino...

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...con le candele e le mozzarelle di BUFALA. L'esimio prof di chimica fisica dell'Università di Modena Franco Battaglia è noto da tempo per le sue competenze nulle nelle scienze atmosferiche ( zero pubblicazioni scientifiche sul tema ) ma soprattutto per le sue sparate sui media italiani , rese celebri e sbugiardate ad es. dal bel libro di Stefano Caserini « A qualcuno piace caldo » (es. Ambiente, 2008, c'è addirittura un intero capitolo dedicato: il capitolo "clima di battaglia") o dalle numerose sbufalate del blog climalteranti ( per esempio ). Oggi, insieme ad un nutrito gruppuscolo di altri diversamente esperti di clima, presenterà  (in concomitanza europea) un opuscolo / catalogo  di fake news  climatiche intitolato « There is no climate emergency » . La truppa italiana di codesto gruppuscolo son quelli della "famosa" petizione ignorata dai "poteri forti" perché al soldo del gombloddo globbale delle pale eoliche e delle celle fo...

Persi in/da un bicchiere d'acqua

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Di Groenlandia se ne parla parecchio questa estate. Mentre è sulla bocca di tutti la proposta piuttosto indecente di acquistare la grande isola nordica da parte di Trump - segno evidente dell'interesse commerciale e strategico - e il rifiuto stizzito e sarcastico della Danimarca (per mezzo della sua prima ministra) ad entrare nel merito, l'isola continua la sua agonia glaciale. Nel cuore di questa caldissima (relativamente alla norma) estate artica, nel mio precedente post avevo già inquadrato i preoccupanti termini della questione dando anche qualche dato. Tuttavia, ancora a primavera inoltrata molti parlavano di fine della fusione della sua calotta e di eccezionale recupero in termini di massa glaciale - cosa che si ripete ad intermittenza una primavera sì e l'altra pure, da qualche anno in qua - perdendosi in dati che nemmeno erano in grado di leggere e interpretare. Altri, ultimamente, suggeriscono di guardare alla frazione di massa glaciale che fonde rispe...