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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

Un ultimo addio a Koni

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Un'altra estate alpina molto calda e soleggiata

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In Svizzera l’estate 2020 terminerà con un’anomalia di circa 1 °C rispetto alla norma 1981 – 2020, valore che la renderà una delle 10 estati più calde dall’inizio delle misure più di 155 anni fa. Dopo un inizio di stagione con temperature nella norma, tra la fine di luglio e la prima metà di agosto si sono verificate due ondate di caldo. Precipitazioni nella norma o superiori ad essa sono state misurate solamente lungo il versante nordalpino centrale e orientale e in alcune località del Vallese. La durata del soleggiamento è stata superiore alla media nella maggior parte delle regioni. Ghiacciaio del Gries, alto Vallese, agosto 2020 La temperatura media nazionale della stagione estiva sarà compresa tra 14 e 14,5 °C, risultando superiore alla norma 1981 – 2010 di circa 1 °C. Nonostante l’estate di quest’anno non rientrerà tra le più calde mai misurate, essa dà continuità alla serie di estati molto calde dell’ultimo trentennio, classificandosi probabilmente fra il settimo e il no

Nostalgia dei ghiacci

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Dedicato a Koni. Dall'Artico all'Antartico passando per le Alpi, in una sorta di rapido tour alla ricerca del ghiaccio perduto. fonte Non percepiamo la crisi climatica come una trasformazione perché rispetto al nostro "tempo intimo" avviene al rallentatore. ( fonte , trad. ocasapiens ) Non certo per Koni , per il quale purtroppo su Meltlandia sembra proprio che "il cambiamento climatico lo abbia reclamato come vittima . Neppure per chi ha evidenziato una perdita di 4/5 del volume del ghiacciaio del Gries (Alpi vallesane, CH, uno dei ghiacciai di riferimento internazionale) negli ultimi 170 anni. Nel 1850 arrivava fino ai miei piedi dove ho scattato la seconda foto. Per il momento, il bilancio di massa attuale (9 agosto 2020) è nella media negativa degli ultimi 10 anni (al settimo posto dietro i più estremi 2015, 2017, 2011, 2018, 2012 e 2010). E non di certo nemmeno per Claude Lorius sull'altro polo del pianeta. Ho fiducia, l

R.I.P. Koni, grande abete bianco

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Sono ancora sconvolto. Ho ricevuto un messaggio solo ieri e oggi ancora non riesco a crederci. Konrad Steffen , direttore dell'Istituto federale di ricerca per le foreste, la neve e il paesaggio (WSL) nonché professore di clima e criosfera all' ETH di Zurigo e all'EPFL di Losanna, ha avuto un incidente mortale sabato, mentre stava effettuando alcuni rilievi alla stazione climatologica dello Swiss Camp in Groenlandia , la sua casa nordica d'adozione. Lo scienziato sembrerebbe aver avuto un incidente a soli cento metri dal suo campo. Presumibilmente un lastrone di neve sottoforma di ponte ha ceduto sotto di lui: il quotidiano groenlandese " Sermitisiaq " scrive che è caduto in una fessura nel ghiaccio. Un crepaccio pieno di acqua di disgelo . Koni allo Swiss Camp Con Steffen la comunità scientifica internazionale perde uno scienziato dall’impegno profondo e soprattutto perdiamo un uomo e un amico unico e generoso . Steffen era stato un pioniere