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The climate meltdown II - Surfing the heatwaves

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Le ondate di calore stanno aumentando un po’ ovunque. Aumentano di frequenza, ma anche di intensità, di durata e di ampiezza geografica. Quelle più impattanti per la salute – come visto nella prima parte – sono quelle che si verificano nelle zone e nei periodi più caldi: basse latitudini risp. stagioni estive delle latitudini medie e medio-alte. In questo post di qualche anno fa, avevo già introdotto la questione. In questo post un aggiornamento sulla scorta di alcuni studi degli ultimi anni. Una piccola introduzione per cominciare.  Lo stato dell’atmosfera e degli oceani è mutato, a causa degli squilibri nel bilancio dei flussi di energia. Gli eventi meteorologici - anche quelli estremi, intensi e rari per definizione - sono influenzati da un clima mutato perché le condizioni ambientali al contorno nei quali si manifestano sono diverse rispetto a prima, più calde (atmosfera, oceani), più umide (atmosfera), con meno massa glaciale (zone polari). Un singolo evento ovviamente non è...

The climate meltdown I - Effetti letali

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In questa estate che nell'emisfero nord ha conteggiato un'ennesima sequenza impressionante di ondate di calore, un post di aggiornamento sulla stretta relazione che c'è fra estremi di calore e rischi sanitari che spesso sono letali. Un aggiornamento di quel che avevo già trattato qui e qui . Il corpo umano può funzionare solo all'interno di una stretta gamma di temperature corporee intorno a 37 °C. Le ondate di calore rappresentano un notevole rischio per la vita umana, perché il clima caldo, aggravato dall'alta umidità, può aumentare la temperatura corporea, portando a condizioni molto pericolose per la sopravvivenza. Vediamo una serie di recenti studi di attribuzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore, di volta in volta incentrati su specifici indicatori: temperature (T) giornaliere medie (Tmean), le T giornaliere massime (Tmax) , le T giornaliere minime (Tmin) oppure in un caso l’indice combinato fra Tmax e umidità (Tappmax), con specifiche soglie...

La stagione del fuoco

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Previste ondate di calore più forti e più lunghe: come l'Europa si sta preparando per una nuova estate di incendi boschivi.  Feroci incendi hanno imperversato in Spagna nel luglio 2022, come mostrato in questa immagine scattata vicino a Barcellona. L'anno scorso è stata la seconda peggiore stagione di incendi boschivi nell'UE da quando sono iniziate le registrazioni nel 2000. In totale, è bruciata un'area delle dimensioni del Montenegro. Nella sola Spagna sono stati distrutti 306'000 ettari. Anche le previsioni dell'Agenzia europea dell'ambiente (EEA) per questa estate sono fosche. Si aspetta ondate di calore più forti e durature che minacciano la salute e la vita in particolare delle persone anziane e malate. Secondo l'EEA, alcune regioni europee potrebbero essere colpite fino a 60 giorni estivi consecutivi caratterizzati da caldo e siccità e questo significa enormi oneri sanitari. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2022 in Europa ...

Brodo oceanico

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I climatologi e gli oceanografi si sfregano gli occhi per lo stupore. Il fatto che gli oceani del mondo si stiano continuamente riscaldando non sorprende. Ma i numeri di questi primi mesi del 2023 superano qualsiasi cosa abbiamo visto prima: da quando si hanno rilevamenti satellitari, le temperature marine di superficie (SST) della fascia fra i 60N e 60S non hanno mai superato i 21 gradi C.  "Il sistema sembra essere fuori controllo, come è successo nel 2016 quando le temperature hanno raggiunto picchi record a causa di un episodio di El Niño eccezionalmente intenso", ha dichiarato l'oceanografa Sabrina Speich , prof di geoscienze presso l'Ecole Normale Supérieure di Parigi. Insieme a molti altri scienziati, ha messo in guardia sulla grande influenza del riscaldamento dei mari sul clima, sul tempo, sugli ecosistemi e sulla capacità degli oceani di assorbire il carbonio. Solo che: 1) allora si era nel pieno della maturità del fenomeno ENSO del Pacifico, mentre ora siam...

Estate tropicale

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In Svizzera l’estate meteorologica che si conclude oggi è risultata la seconda più calda dall’inizio delle misure nel 1864. Essa è stata caratterizzata da tre periodi molto caldi. Il caldo è iniziato molto presto già durante il mese di giugno (secondo più caldo da inizio serie, dopo quello del 2003) e si è manifestato anche in luglio (quarto più caldo) e in agosto  (secondo più caldo dopo quello del 2003) . Esso è stato accompagnato da un’importante e duratura mancanza di precipitazioni. La poca pioggia ha lasciato spazio a molto sole, che in alcune regioni ha portato all’estate più soleggiata dall’inizio delle misure. Il Cervino insolitamente senza neve, negli scorsi ultimi giorni di questa caldissima estate Nel 2022 il caldo si è manifestato in tutti e tre i mesi estivi. Dopo il secondo mese di maggio mai misurato, su scala nazionale sono stati registrati il mese di giugno più caldo, il quarto mese di luglio più caldo e il secondo mese di agosto più caldo dall’inizio delle misure...