Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

Più alta pressione invernale per tutti

Immagine
In Svizzera, le situazioni di alta pressione invernale sono diventate più frequenti poco dopo il 2010 e attorno al 1990, aumentando anche il trasporto di aria calda verso la regione alpina. Alta pressione nella Svizzera centrale, 16 febbraio 2023. Foto: Daniel Gerstgrasser. Nell'attuale semestre invernale, la Svizzera è già stata sotto l'influenza dell'alta pressione per circa 80 giorni. Entro la fine del semestre si dovrebbero superare i 90 giorni. Rispetto alla media pluriennale, questo sarà dunque ricordato come un semestre invernale particolarmente segnato da condizioni anticicloniche. Alcune di queste situazioni anticicloniche sono state notevolmente forti. Il 13 febbraio 2023 è stata registrata la terza pressione atmosferica più alta per febbraio nelle località di Piotta e Montana. Piotta misura la pressione da circa 40 anni, Montana da circa 90. Negli ultimi 20 anni la frequenza delle situazioni anticicloniche durante il semestre invernale (ottobre-marzo) è aumentat

Neve e sport, un binomio a rischio

Immagine
In molte comprensori di sport invernali la neve è attualmente molto più scarsa del solito . In futuro gli inverni con poca neve diventeranno la norma e rappresenteranno una sfida importante per gli sport invernali e il turismo invernale. Il forum internazionale di esperti "Klima.Schnee.Sport" ha pubblicato lo stato attuale della ricerca sul tema degli sport invernali e del cambiamento climatico. Vista di una porzione delle Alpi dal satellite Copernicus Sentinel-2 dell'ESA lo scorso 6 gennaio 2023. Si noti lo scarso innevamento e alcune piste innevate artificialmente. Sulla base delle misure di protezione del clima attualmente previste a livello globale (stato alla fine del 2022), è molto probabile che la temperatura media annuale della regione alpina aumenti di almeno altri 2 °C entro la fine del secolo. Una parte di questo cambiamento è già certa ed è causata dalle nostre emissioni di gas serra del passato. Ogni ulteriore emissione futura riscalderà ulteriormente il clim

Preoccupante siccità alpina

Immagine
  Nella regione alpina persiste la siccità iniziata oramai 14 mesi fa. Le riserve idriche come le falde acquifere, i laghi e le sorgenti sono molto basse, mentre fiumi che dipendono moltissimo dalla situazione idrica alpina come il Po sono già ora in secca come se fossimo in piena estate, con conseguenze sul settore agro-alimentare e sulla vegetazione. Evento che nella regione sudalpina ha tempi di ritorno di 40-50 anni (vedi qui sotto). Nelle pianure sudalpine mancano all’appello circa 450 mm di acqua non piovuta che ci tiriamo dietro da un anno. Per colmare questo deficit ci vorrebbero 3 mesi primaverili con precipitazioni ben superiori alla media, caratteristica peraltro non rara dalle nostre parti, anche se al momento possiamo solo speculare nell’ambito delle ipotesi e scommetterci sopra. La probabilità che la primavera sia completamente e fortemente piovosa rimane una scommessa che al momento è molto remota. Quantitativo di precipitazione caduto dal primo marzo 2022 ad oggi, rappr