Adrift


. Mentre queste immagini (qui e qui) sembrano emergere paro paro dal bel romanzo di Cormac McCarthy "La strada" (per chi l'ha letto, risulterà più immediata l'associazione) e invece sono la dura, nuda e cruda realtà della Russia europea sconvolta da questa mazzata coi controfiocchi - che dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, come la realtà superi (quasi) sempre la fiction;

. mentre gli addetti fanno calcoli e stime dei danni e delle conseguenze annesse a lagtime flessibili;

. mentre altri addetti cercano connessioni e collegamenti di vario tipo (occhio al prossimo post ;-)

dai MS emerge ora uno stream di pensiero un po' "ingombrante" e, per ora, forse non ancora troppo conturbante.
Rileggendo gli ultimi 2 post pubblicati, mi è affiorata un'associazione strana e ho avuto una strana sensazione di dejà-vu da ricordo del futuro à la FF, un po' come svegliarsi di sobbalzo trovandosi alla deriva.

Guardate, in primis, la situazione meteorologica sull'Europa nella settimana X. Ho plottato (Reanalisi NCEP/NCAR) le anomalie dei venti zonali al di sopra della boundary layer, a circa 1500 m di quota (superficie isobarica di 850 hPa), in rosso prevalenza di venti da occidente, in blu da oriente.

Ora:

. tenendo conto di quel che si riscontrò anche nelle zone in cui risiedo nelle settimane X+n, n=1,2,3,4...,

. leggendo questo e questo,


. guardando le previsioni delle situazioni meteo dei prossimi giorni,

. considerando che pioverà su buona parte dell'Europa centro-occidentale, settore alpino compreso, zone insubriche dove risiedo comprese,

. ascoltando l'intervista al fisico dell'ISAC/CNR trasmessa oggi sull'RG della RSI (intervista dopo circa 10 minuti)

confesso che, stasera, non dormo tranquillo. Brividi pre-frontali?

Forse, più semplicemente, è uno stream alla deriva....

Commenti

  1. Ma se in Italia il nostro Emilio Fede ha detto che nulla di radioattivo cadrà (e se cadrà LUI lo fermerà) perchè preoccuparsi ...
    d'altro canto anche quella volta là dissero forte e chiaro NO PROBLEM

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  2. Scusa Steph ma mi sono accorto ora che ti ho intasato il blog con le mie farneticazioni. Prometto che sarò più sintetico in futuro.

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  3. @steph
    Mi ricordo che nell'inverno 1987, a Lugano c'erano persone che passavano con il contatore geiger sopra le confezioni di funghi secchi.
    E da me, c'è un messaggio per te sulla fisica mongola -

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  4. @TC
    no problem per i commenti sul blog! Speriamo anche per il resto...

    @oca
    già :-/ chissà se si può fare una connection fra la fisica mongola e i funghi secchi al cesio...

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  5. Problema dimenticato (come l'altra volta).
    I funghi meglio non mangiarli, il cesio rimane un po' "pesante"

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