Un paio di spunti cinematografici direttamente e indirettamente dalla 65a edizione del Festival del film di Locarno , in corso in questi giorni sulle rive del Verbano. Il primo spunto viene dal concorso: domenica (e in replica lunedì in tarda serata e martedì mattina) è stato proiettato il bellissimo docu-film di un piccolo grande regista molto promettente, lo svizzero-canadese Peter Mettler , autore di altre interessantissime ed ispirate opere. Si tratta del poema visivo " The End of Time ", dedicato al fluire del tempo, alla sua percezione, alla sua diversificata manifestazione. Un vero e proprio poema in immagini, una sorta di trip ipnotico fino alla fine del tempo, un'esplorazione visiva per rendere visibile l'invisibile, con al centro protagonisti come nuvole, geologia, eruzioni vulcaniche effusive, musica tecnologica, laboratori di astronomia, riflessioni individuali, acceleratori di particelle, rovine industriali, rituali buddistici...