Festina lente


Ci sono volute due settimane e alla fine sembrava addirittura che tutto potesse concludersi con una bolla di sapone; alla fine i delegati presenti alla COP24 hanno raggiunto un accordo sul testo finale (vedi anche quiqui e qui).
Un documento di un centinaio di pagine che contempla 20 decisioni e direttive sul modo in cui si darà seguito all’accordo di Parigi del 2015 ma che non aggiunge responsabilità chiare e determinanti. In pratica si è deciso di attendere il 2020 per eventualmente assumere impegni precisi per contrastare il riscaldamento climatico e si è accordato una certa flessibilità ai Paesi meno avanzati e agli Stati insulari.

Nel mese di ottobre gli esperti dell’IPCC avevano suonato il campanello d’allarme circa le conseguenze di un aumento di 2 gradi, previsto proprio dagli accordi di Parigi, ma di fatto il trend attuale porterà ad un aumento di 3 gradi, con il relativo corollario di tempeste, siccità ed inondazioni.
Una prospettiva per nulla condivisa da Paesi come gli Stati Uniti, Russia, Arabia saudita, Kuwait e Brasile, decisi a non rinunciare alla possibilità di bruciare petrolio, rispettivamente foreste e che sono quasi riusciti a bloccare gli altri 191 paesi nella stesura del testo finale.

Come detto, la dichiarazione comune (che deve essere sostenuta all’unanimità) è stata finalmente approvata dopo una giornata supplementare di lavori ed il capo della delegazione svizzera, Franz Perrez, si è detto globalmente soddisfatto dell'accordo ma non euforico.

Un compromesso tutto sommato accettabile? Se ne è parlato ieri alla RSI alla trasmissione "Modem" con:
Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia di WWF Italia;
Stefan Schwager, UFAM, Membro della delegazione svizzera a COP 24;
Elena Verdolini, senior scientist @ EIEE (European Institute on Economics and the Environment).

QUI si può riascoltare la trasmissione.

Commenti

  1. Letteralmente, per ciò che attiene clima e ambiente, io sono rimasto senza parole. Le ho finite!
    Invidio chi ci crede ancora, ammiro (e nel mio piccolo, continuerò a sostenere) coloro che riescono ancora trovare un po' di forza per proseguire la battaglia.

    L.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti. Il prossimo post parlerà anche di questo (sarà un guest post...piuttosto succulento...:-D)

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

SYS 64738