È molto raro che un pattern meteorologico, alle nostre latitudini, domini per un'intera stagione (e oltre) senza quasi soluzione di continuità. Quando succede, di solito e soprattutto per i casi di configurazioni di blocco, abbiamo scarti climatici (termici e/o pluviometrici) dalla media di riferimento molto anomali e stagioni estreme. Fu questo, per es., il caso di uno degli inverni europei in assoluto più freddi e lunghi dell'intero 20esimo secolo: quello dell'ultima gelata dei laghi svizzeri , il 1962/63. Ebbene: l'estate di 10 anni fa, oltre alle punte estreme di calore (che vedremo nel prossimo post e di cui abbiamo già parlato un po' nel primo), fu connotata dalla reiterazione di pattern atmosferici che le diedero il volto estremo che conosciamo bene. E anzi: quella della persistenza fu forse la sua caratteristica più anomala, famosa e impattante, anche se per quel che concerne gli impatti sulla salute umana e sui decessi associati , è piuttosto la persist