Follow the money, stupid!
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Negli ambienti terrapiattisti si mormora che il leak dei documenti del centro di allevamenti acquatici noto come istituto delle terre del cuore, mostri come in realtà il grano che gira nel mondo grigio di chi nega sia talmente irrisorio (rispetto a quello che gira nel mondo green di chi afferma) da fugare qualsiasi ipotesi circa la connessione fra lobbyismo fossile e discredito della scienza del clima (e corroborando, semmai, quella circa la connessione fra lobbyismo green e discredito della doxa di Flatlandia). Da che mondo è mondo, alla base di un FuckGate occorre che il denaro passi di mano. Dalla mano di chi ha e pretende a quella di chi chiede e dà.
Invece proprio questo lo si sente dire per es. dalla ben nota centrale della disinformazione minchiattista made in USA gestita da mamma Watts, il quale, essendo un diretto beneficiario del suddetto centro, sa bene come vanno le cose da quelle parti.
Sembrerebbe saperne una più dello sgombro anche l'"affascinante" pescivendola australiana poco fumo e niente arrosto che non perde tempo a mostrare gli attributi contabili della serva.
And so on su qualche altro network esterno, ben coordinato dallo stesso centro nonostante tafani e altre varianti possano mettere un po' a rischio la reputazione della produzione ittica dell'istituto delle terre del cuore.
Per coloro i quali, nel paese dei balocchi, vegetano sostanzialmente al rimorchio, non ci può essere miglior occasione per sparare le solite deliranti scemenze dalla solita gracchiante centralina.
Ora: l'accusa mossa alla comunità scientifica di imporre la doxa del GW di origine antropica, principalmente allo scopo di giustificare e ottenere ulteriori fondi per la ricerca, è per lo meno singolare: perché viene alimentata da ambienti - a sentir loro - poco inclini a visioni ideologiche e alle teorie del complotto. Io ci vedo qualche contraddizione ai limiti dell'ossimoro, per usare un eufemismo. La macchina del negazionismo climatico, del terrapiattismo e dell'anti-scienza, foraggiata dal lobbying fossile, funziona piuttosto diversamente da come ce la raccontano questi ambienti.
Un mio amico economista che lavora in uno dei più grandi e famosi istituti bancari elvetici, mi diceva sempre: follow the money, concentrati su quello e lascia perdere il resto.
Avrà mica un po' di ragione, per caso, sulla faccenda?
Beh, insomma: a giudicare dai conti fatti in tasca al centro e affini, dagli apprezzamenti che il diversamente esperto dell'istituto sa fare, dalle talebani opportunità segnalate da chi ha ricevuto lauti compensi dall'istituto (si veda anche qui e qui), dalla benedizione delle precedenti talebani prese di posizione da parte del suo presidente e CEO non nuovo a tali sortite, dalle balle che l'istituto continua a sparare (vedi anche qui) senza più neanche accorgersi di farlo..., direi che qualcosina magari. Se poi leggiamo anche questo, siamo a cavallo.
Lo stesso mio amico ha un amico economista che lavora in una delle più grandi e famose compagnie di riassicurazione europee, il quale non smette mai di ricordare come il fine ultimo di ogni impresa è sempre e solo quello di massimizzare i profitti e minimizzare i costi.
Avrà mica un po' di ragione anche lui, per caso?
Fra insider, si dice che se BigOil sponsorizzasse il GW anche un bambino dell'asilo non farebbe fatica a scorgere una grande contraddizione di fondo, mentre risulta assai difficile vederla quando invece si tratta di osteggiare misure di mitigazione per contenere le emissioni di un gas climalterante che si libera bruciando la stessa materia oleosa che fa la fortuna odierna e forse anche di domattina di BigOil stessa e dunque la scappatoia è quella di negare la connessione o di sponsorizzare piuttosto i mercanti della terra piatta e i seminatori del dubbio dogmatico à la FUD.
Insomma: niente di nuovo sotto il sole, a quanto pare.
Segui il grano e deduci.
“The total research budget for climate research globally in 2008 is estimated to be about $3.8 billion. Compare that to the combined revenues of fossil fuel industries of a minimum of $9,000 billion. The research money available to climate researchers is approximately 0.04% of the revenues of fossil fuel industries.
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