Dissonanze cognitive # 1


Che strano: Eurocontrol e le autorità nazionali decidono prioritariamente che i rischi per la sicurezza degli aerei - pur muovendosi in un terreno in gran parte sconosciuto e senza precedenti: vai a trovare la soglia limite di densità e composizione delle particelle di cenere sopra la quale la pericolosità per l'aviazione è alta...:-D - debbano prevalere sulle conseguenze economiche di un grounding prolungato. Ergo: no-fly zone protratta e adios a voli, flussi, spostamenti, appuntamenti, turisti ecc ecc. con tutte le enormi implicazioni economiche in gioco.

➲ Un esempio paradigmatico di applicazione del principio di precauzione

Chi vive su Marte ed è affetto da ASS e gioca al Bashing e dice sempre nein e s'imbeve di bigoilismo, invece, continua - imperterrito e in modo irriducibile - a blaterare sull'inutilità e/o sulla dannosità di questo sacrosanto principio (come ad es. qui). In nome dell'economia, of course.

Commenti

  1. Questa notte intervengo nuovamente sul suo Blog che leggo volentieri (anche se a volte è un po' criptico con quel susseguirsi di citazioni brevi e link) per capire se lei intende mettere sullo stesso piano il principio di precauzione rispetto ad un evento in corso e con pericoli potenzialmente gravi ed immediati con la prudenza (o lungimiranza) che dovrebbe guidare la mano dei governi rispetto al problema dell'AGW che forse (o certamente stando a quanto ci dicono gli scienziati) si manifesterà in maniera pericolosa per l'umanità tra 30-50 anni.

    Le faccio solo notare che sono problemi con orizzonti temporali assai diversi; mentre per i pericoli immediati governi ed organizzazioni internazionali si sono sempre mossi prontamente, lo stesso non si puo' dire per la mitigazione di eventi con effetti dannosi molto lontani nel tempo.

    Gli esempi del non intervento sono infiniti mentre, a quanto posso ricordare, la lungimiranza si è manifestata solo in pochissimi casi come p.e. per il cosiddetto "buco nell'ozono" (ma anche qui tardiva).

    Non stupiamoci quindi della normalità ...

    E' evidente

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  2. p.s. nel precedente commento non ho voluto esprimere critiche al suo Blog che va bene così; rappresenta credo la sua personalità di uomo di scienza e sta quindi ai lettori adattarsi.

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  3. Certamente ha ragione sugli orizzonti temporali ben differenti dei 2 esempi che ho citato, mi pare ovvio! È che stavolta - come a volte succede - è emerso uno stream di pensiero un po' provocatorio, con un'associazione evidentemente un po' "forzata". Ma possiamo anche lavorare di tuning.....e l'esempio da lei citato sul cosiddetto "buco dell'ozono", benché caratterizzato da un'azione tardiva, ha comunque il pregio di mostrare l'efficacia di questo principio in un ambito temporalmente stretto e potenzialmente assai nocivo.
    La stessa mitigazione climatica, come scrive spesso Pasini sul suo blog, ha senso e può essere efficace nel tempo se messa in azione già da subito, non rimandata ai posteri solamente perché il problema dell'AGW "si manifesterà in maniera pericolosa per l'umanità tra 30-50 anni " (forse dopo o forse anche prima?).
    Palese: la big question è *in che modo* (considerando il mezzo fallimento, dal punto di vista dell'efficacia di mitigazione, di Kyoto... e Kyoto2).

    Sl blog (citazioni brevi e link): cercherò di rimediare, ma uno stream di pensiero ha spesso la caratteristica di lavorare per associazioni.

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  4. @Steph
    Più del principio, ha contato l'esperienza:
    http://www.boeing.com/commercial/aeromagazine/aero_09/volcanic_story.html
    Se Boeing dice così, figurarsi le assicurazioni. Senza quelle niente voli e stesse implicazioni economiche.
    Per illustrare i rischi, l'Aeronautica finlandese ha pubblicato le foto dei danni al suo F-18: http://wsmweather.co.uk/?p=4560

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  5. Steph, ho citato il tuo post sui vulcani nel mio "Effetto Cassandra". http://ugobardi.blogspot.com/2010/04/vulcani-supervulcani-e-clima.html

    Se ti interessa, il 13 Maggio, c'è un piccolo convegno di Climalteranti a Firenze. Se ci vieni, mi farebbe piacere conoscerti. Saluti - Ugo

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  6. @Ugo Bardi
    grazie della citazione e benvenuto sul mio blog!

    Grazie anche dell'invito. Sarebbe interessante e magari anche fattibile, ma ho un sacco di impegni (come molti, d'altronde) e Firenze, per me, non è proprio dietro l'angolo. Ti farò sapere, ma intanto: che tipo di convegno è?

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  7. E' un convegno molto piccolo - dedicato più che altro alla comunicazione nel campo del cambiamento climatico. Sarà anche molto informale; un'occasione per conoscerci. C'è tutto il gruppo di climalteranti; qualche ospite; in tutto non più di 25 persone. Purtroppo è un convegno a budget (quasi) zero; quindi bisogna che chi viene si paghi le spese da se - anche se forse riusciamo a mettere insieme un contributo per gli ospiti. Come sempre, le cose veramente interessanti non sono mai finanziate. Per curiosità, dove sei localizzato?

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  8. @Ugo
    Vivo a Lugano, in Svizzera. Nei prossimi giorni decido, dipende molto dagli impegni di lavoro.

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  9. Eh, beh, non è che sei proprio dietro l'angolo. Se ce la fai a venire, comunque, ci fa piacere.

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  10. Steph, da Climalteranti mi dicono che sarebbero molto contenti se tu partecipassi. Se pensi che ce la puoi fare, mandami una mail a ugo.bardiATunifi.it. Come dicevo, purtroppo è una conferenza a budget quasi zero e non ti possiamo ripagare le spese di viaggio. Ciao!

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  11. Come di dicevo: devo decidere. In base ad alcuni fattori parzialmente imponderabili, e con peso decisionale anche proporzionale alla distanza. Primo fra tutti il lavoro.

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  12. PS: sono contento che quelli di Climaleteranti sarebbero contenti ;-)

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  13. @Ugo
    se riesci ancora a leggermi: purtroppo in quei giorni di maggio sarò a Zurigo. Fra le altre cose, dovrei riuscire a seguire queste 2 conferenze all'ETH: http://www.iac.ethz.ch/events/events
    Mi spiace. Sarà per una prossima volta.

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