Il letargo dei ghiacciai
Il ghiacciaio del Rodano |
I ghiacciai svizzeri hanno perso 1300 milioni di metri cubi di ghiaccio, pari al 2,5% del volume totale, a causa del caldo dell’estate scorsa. Il record del 2003 (perdita fra il 4% e il 5%) non è però stato raggiunto, grazie al tempo più clemente (per i ghiacciai) della seconda decade di agosto e di settembre. L'Accademia svizzera di scienze naturali (SCNAT) ha indicato che la maggior parte dei ghiacciai esaminati ha perso tra uno e due metri di spessore durante l’anno idrologico 2014/15.
Per spiegare quanto la scorsa estate sia stata calda, la SCNAT fa l'esempio del Weissfluhjoch, sopra Davos (canton Grigioni): a 2540 metri, dove si trova la stazione di rilevamento, nei mesi di luglio e agosto non ha nevicato. Negli ultimi 80 anni, ossia da quando esistono queste informazioni, era successo solo una volta. Nella seconda metà di agosto, la neve è caduta fino a 2800 metri di quota, e fino a 2000 in settembre. Questa fase più fredda ha permesso di rallentare lo scioglimento dei ghiacciai.
La montagna non subisce il caldo anomalo della recente estate indiana protratta - ottobre e soprattutto novembre, fino a questi ultimi giorni, sono stati estremi, con temperature da 6 a 12 gradi sopra la media del periodo, record termici persistenti e tipici di un forte riscaldamento in atto perché si manifestano valori eccezionali e fortemente anomali sempre in termini di caldo e mai di freddo - , pur se spesso l'isoterma di zero gradi, soprattutto nella prima metà di novembre, superava quota 4000 metri, come durante una lunga ondata di caldo estivo. I ghiacciai hanno già messo la coperta, nel senso che la neve caduta a fine settembre poi non si scioglie più, perché le giornate sono più corte, il sole più basso e le notti più lunghe e fredde rispetto all'estate. La superficie del ghiacciaio è comunque fredda e questo strato di neve fresca li protegge, bloccando il processo di fusione. La differenza termica fra il giorno e la notte, con cieli sereni, fa sì che sia freddo abbastanza. I ghiacciai sono quindi da tempo già in letargo, per così dire.
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