Cold case
fonte |
Il volume dei ghiacci dell’Artico è aumentato di circa il 50% rispetto allo scorso anno.
La notizia è stata pubblicata negli scorsi giorni dall’ESA dopo aver confrontato i dati del satellite CryoSat dell’autunno di quest’anno rispetto sia a quelli del 2012 che a quelli del 2011 e del 2010.
ESA |
Circa il 90% dell’aumento è dovuto alla crescita del più spesso (tipicamente 2-4 m) ghiaccio pluriennale (cresciuto, se considerato da solo, del 20%), che sopravvive attraverso più di una estate senza sciogliersi e che quest'anno è più spesso in media di 30 cm rispetto alle misurazioni effettuate un anno fa, mentre è solo del 10% la crescita del più sottile (tipicamente fra 30 cm e 2 m) ghiaccio annuale.
Tachel Tilling, dello UK Centre for polar observation and modelling, che ha condotto lo studio:
❝Una delle cose che abbiamo notato esaminando i nostri dati è che di anno in anno il volume del ghiaccio non stava affatto variando quanto variava l’estensione del ghiaccio, almeno nel 2010, 2011 e 2012. Non ci aspettavamo che la maggiore estensione di ghiaccio rimasto alla fine dello scioglimento si riflettesse nel volume, ma è accaduto, e il motivo è collegato all’aumento del ghiaccio pluriennale nell’Artico.CryoSat ha calcolato nell’ottobre del 2013 circa 9'000 km^3 di ghiaccio marino, un incremento notevole rispetto ai 6'000 calcolati nel medesimo periodo dell’anno precedente.
Non si tratta di un'inversione di tendenza, siamo infatti ancora ben sotto la media di riferimento e ovviamente la percentuale è alta anche perchè si partiva da valori molto bassi come quelli da record negativo del 2012. E tre soli annetti sono un po' poco per fare confronti significativi.
(fonte grafici sopra: Pettit Climate Graphs)
(fonte grafici sopra)
Commenti
Posta un commento