L'errore boreale - Foreste 2011 VI
L'ispirazione è questo rapporto sottoforma di appello a Durban (h/t Daniela) da parte di Survival International incentrato sulla situazione dei popoli indigeni e tribali del grande nord (ma anche dell'Amazzonia) di fronte ai cambiamenti climatici e al saccheggio delle risorse naturali.
L'associazione è questo interessante e famoso (nel mondo francofono) documento visivo del québécois Richard Desjardins (e del cineasta Robert Monderie) uscito a fine anni 90 ma ancora molto attuale. Il tema? Una sorta di metafora di un modus operandi.
Nell'anno internazionale delle foreste che si sta per concludere (ma seguiranno ancora un paio di post dedicati) non poteva mancare. Un invito a (ri)vederlo, anche se il francese québécois è un po' arduo.
Ecco il film su dailymotion in 7 parti
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Ciao. Ho visto un po' del primo film, purtroppo non ho tanto tempo e hai anche ragione...il quebecois è indigesto.
RispondiEliminaSarebbe da vedere solo per le immagini.
Posso citare la COM EU (2009) del 24/07/2009 n. 400 che dichiara senza mezzi termini che "la domanda globale di risorse naturali sta crescendo rapidamente e continuerà su questa via a causa dell'aumento della popolazione, che dovrebbe arrivare a 9 miliardi di persone entro il 2050. Misurato in termini di IMPATTO AMBIENTALE, il fenomeno supererebbe del 30% quello che il pianeta può sostenere a lungo termine". Riporta una parte del Living Planet Report del WWF del 2008.
limitandosi all'UE dichiare che gli ecosistemi forestali qui sono stabili ma sempr epiù esposti a minacce come tempeste, incidenti, parassiti e altri effetti novici connessi AI CAMBIAMENTI CLIMATICI. la rete Natura 2000 non è ancora completa e manca una gestione efficace delle specie e degli habitat.
Il 2010, anno della biodiversità, non ha fermato il degrado.
Grazie delle info. Preoccupanti, come minimo.
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