Rimozione

Metto in post l'ultimo update dal buco nero.


(fonte)

Lunga rimozione di una scomoda verità.

Oltre una settimana dopo l'immenso sussulto di Gaia e il conseguente violentissimo schiaffo di Poseidon, 25 anni dopo la furia del mostro impazzito, un altro - seppur diverso - grande rischio sotto enorme pressione. L'abbiamo rimosso per un quarto di secolo: come tutte le cose rimosse, risale a galla (o rientra dalla finestra) in forma più subdola e inquietante.

Spunti rizomatici:

● qui il report già citato, passare direttamente al capitolo 6 per un flashback di 25 anni e meno;

● qui un interessante dibattito radio (Moby Dick, in 3 parti) sulla stagione dei grandi rischi:
Il disastro giapponese, tecnologico e naturale, al di là dell'emergenza nucleare, umanitaria, finanziaria, pone anche una serie di problemi che rilevano del nostro rapporto con il territorio, con la natura e con la tecnica. Urbanizzazione, scelte energetiche, società del rischio saranno alcuni dei temi che Moby Dick affronterà nella puntata di sabato 19 marzo con ospiti in studio Mario Camani, climatologo cantonale durante l'emergenza Chernobyl, Claudio Valsangiacomo, collaboratore della SUPSI e Membro del Corpo svizzero di Aiuto umanitario e Armando Massarenti, filosofo e collaboratore del Sole24Ore. A loro si aggiungeranno i contributi del geografo Franco Farinelli, dell'economista Giorgio S. Frankel e del critico d'arte Fuyumi Namioka;
● qui un altro interessante contributo radiofonico sul dopo Fukushima (trasmissione ascoltabile in Podcast)
 ➾ 4 spunti dalla trasmissione (che ha visto gli interventi, fra gli altri, di Gianni Mattioli, Massimo Scalia e Massimo Zucchetti):

  - investimenti e giro d'affari nelle energie non rinnovabili (combustibili fossili e nucleari) ancora nettamente superiori rispetto a quelli pur crescenti nelle rinnovabili, la cosa vale anche per il nucleare (business e lobbying enormi che sottraggono preziose risorse alle rinnovabili): forti investimenti nelle centrali di tipo attuale - una quarantina quelle in costruzione - ma pure in quelle di terza e quarta generazione (per tacere di quelle futuristiche di fusione nucleare, vedi il progetto ITER a cui collabora anche Zucchetti), anche se finora non ce ne sono ancora e in ogni caso, per poter dire qualcosa su di loro, occorre vederle all'opera e adesso cambierà qualcosa?

  - l'energia nucleare è (stata) al contempo indispensabile e inutile: ha permesso di arrivare agli attuali stili di vita occidentali, ma a che prezzo? In ogni caso, è possibile già oggi sprecare meno energia, ridurre sprechi e consumi e così far capo maggiormente a fonti meno redditizie (dal punto di vista della resa elettrica) ma molto meno dannose e molto meno associate a grandi rischi di impatti sulla salute umana (vedi anche qui e qui) e sull'ambiente e di disponibilità di combustibile;

  - Learned helplessness: continuiamo - forse per costrizione evoluzionistica e/o per riduzione a misura umana della complessità - a fidarci ciecamente della statistica e del pensiero lineare, mentre la natura irrompe come un cigno nero, un re-drago o una martingala. Abbiamo mai imparato nulla dagli Hopi?

  - impianti di terza generazione vertono sul concetto di sicurezza passiva che - a differenza di quelle attuali con sistemi di sicurezza attiva che richiedono energia esterna per attivare i processi di raffreddamento - si basa sulla fisica termodinamica (circolo dell'acqua indotto da gradiente termico) ma funzionano solo se l'acqua rimane presente nell'impianto. Quelli futuristici e ancora potenziali di quarta generazione sono basati su un sistema di sicurezza intrinseca (ma non assoluta!) che verte sul concetto dei sistemi complessi simile ad es. a quello dei termostati (feedback che smorzano o amplificano relazioni causali: ad es. un potenziale incidente attiva automaticamente il sistema di raffreddamento). Tuttavia siamo ancora nel campo teorico e in ogni caso è prematuro e fuorviante parlare di sicurezza assoluta. Come diceva il grande Goethe:
se non ci sono i concetti, nascono e proliferano le parole

● qui le favole collodiane, della serie: vettore energetico pulito e sicurocandido e con sicurezza intrinseca ovvero assoluta...

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