Acqua fatata - Alpi nel tempo III
Domani, 22 marzo, sarà la giornata dell'acqua 2011 e ieri, 20 marzo, l'SLF di Davos festeggiava il settantacinquesimo anniversario della lotta per la protezione contro le valanghe, con il giubileo sulla neve "snowsense"(info anche qui).
Qui la storia di questo mitico e pionieristico centro di monitoraggio, ricerca e previsione di tutto quel che concerne la fatata e morbida acqua solida sulle Alpi svizzere. Neve come oro bianco per sci e sport invernali; neve come dramma bianco per uno dei più grandi rischi di catastrofe ambientale in questo ambito territoriale.
1951 e 1999 sono due inverni ormai "storici" in questo ambito: il primo lo ricordiamo come _l'inverno_ delle valanghe su tutto il comprensorio alpino svizzero, sia a nord che a sud, il secondo l'ultimo grande inverno delle valanghe per il versante settentrionale delle Alpi svizzere.
In occasione dell'anniversario, il sito mette in rete 3 pagine di storie molto interessanti: quella della protezione dalle valanghe (qui), quella della ricerca sulla dinamica delle valanghe (qui), quella della ricerca sul metamorfismo della dama bianca (qui).
Per l'occasione, MS posta una carta speciale:
elaborata da questo studio del 2003 e completato da Marty negli anni seguenti, ecco una mappa della ricostruzione invernale (da novembre ad aprile) della distribuzione dell'innevamento in Svizzera come scarti dalla media pluriennale (+ in blu, - in rosso) fra gli anni 30 e gli anni 2000 (ultima carta disponibile: quella dell'inverno 2005/06, nel frattempo abbiamo in seguito avuto altri 2 inverni molto rossi in modo abbastanza uniforme sul territorio, quelli del 2006/07 e del 2007/08, seguiti da un inverno molto blu, soprattutto nelle Alpi e a sud di esse, infine da un altro inverno abbastanza blu, soprattutto nelle regioni di pianura, quello dell'anno scorso).
A seguire, ecco qualche altra slide che mostra i trend dell'innevamento (da questo paper) e l'innalzamento della quota dell'isoterma di 0 gradi C invernale (DJF) fra il 1958 e il 2003 (da qui), 300 m di shift all'insù.
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