Slowdown | Atlantic Hurricane Season 2009 /2
Wind Shear (WS): letteralmente il "taglio del vento". In realtà, uno dei fenomeni atmosferici più affascinanti, importanti e anche pericolosi (per es. per gli aerei in fase di decollo o atterraggio). Si tratta di una variazione altitudinale della direzione e/o della forza dei venti. Questo fenomeno risulta essere di estrema importanza nella "carburazione" e pure nell'evoluzione degli uragani. Quando il WS è molto forte (cioè i venti cambiano massicciamente forza e direzione con la quota), gli uragani tendono ad essere inibiti, perché - come mostra l'immagine qui sotto - il calore latente della tempesta tende a distribuirsi su un'area maggiore e quindi fornisce meno carburante alla convezione profonda associata alla tempesta. In caso contrario, invece, la convezione è favorita e quindi le tempeste e gli uragani trovano un ostacolo minore nella loro corsa, sviluppo ed intensificazione.
Il 2009 ha visto un WS complessivo sull'atmosfera nordatlantica molto forte e soprattutto persistente, che ha favorito quindi una stagione slowdown.
Sicuramente una grossa mano l'ha data il Niño emergente: questo fenomeno rafforza la corrente a getto subtropicale fra il Pacifico e l'Atlantico, aumentando così i venti occidentali in quota e quindi anche il WS (venti forti da W in alto, venti alisei da NE in basso). Inoltre, in anni Niño, la media troposfera sopra l'Atlantico tropicale boreale (TNA) risulta essere più secca e meno umida (in conseguenza del shift e dell'indebolimento dalla cella di Walker), favorendo la subsidenza sui Caraibi e quindi sopprimendo la convezione profonda.
Sui Caraibi, fra agosto e ottobre, il WS verticale è stato molto forte, inclinando parecchio il vortice e riducendo l'abilità del sistema di sviluppare un core caldo. Da notare che ben 5 tempeste quest'anno (Ana, Danny, Erika, Fred e Henri) sono morte sulle calde acque tropicali "uccise" cammin facendo proprio dal forte WS troposferico che ha dominato nella regione. È molto inusuale avere una stagione nella quale un così alto numero di tempeste si dissipa pur all'interno di condizioni termodinamiche tropicali molto favorevoli (come le acque calde).
E qui arriviamo ad un altro aspetto: le anomalie delle temperature superficiali marine (SSTA) sul TNA. C'è stato un vero e proprio reversal fra primavera ed estate/aututnno: mentre ancora a maggio avevamo SSTA negative, poi sono decisamente aumentate (come detto prima, favorendo una condizione termodinamica). Va anche detto che le SSTA- primaverili potrebbero aver inibito, a loro volta, l'inizio della stagione, ritardandola. Infatti queste SSTA sono ampiamente anticorrelate alla forza degli alisei, rafforzando i venti quando sono negative; alisei più forti tendono ad aumentare il WS verticale. Insomma: diverse cose, quest'anno, hanno concorso a rinforzare il WS e quindi a favorire una stagione slowdown.
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