Precocità vegetativa

Nel 2019 la vegetazione primaverile in Svizzera si è sviluppata presto, per la sesta volta di fila. Lo sviluppo delle piante in primavera dipende dalle temperature: in una primavera con temperature elevate la vegetazione primaverile fiorisce e dispiega le foglie presto, con basse temperature primaverili questo avviene più tardi.



Fioritura molto precoce di ciliegi e denti di leone

A sud delle Alpi, i fiori di nocciolo sono comparsi già a metà gennaio, molto prima della media. Sul versante nord delle Alpi, gli amenti dei nocciolo sono rimasti chiusi a gennaio, anche se molti erano quasi pronti per la fioritura. La temperatura era troppo bassa per poter fiorire definitivamente. Sul versante nord delle Alpi, i noccioli sono sbocciati nel mese di febbraio, in corrispondenza dei valori normali. Con le temperature di febbraio, superiori alla media, si sono poi sviluppati rapidamente, cosicché già alla fine del mese si vedevano cespugli di nocciolo in fiore a 1000 metri sul livello del mare. Nel complesso, il nocciolo è fiorito con un anticipo di 7 giorni rispetto alla media del periodo 1981-2010. Lo stesso anticipo è stato riscontrato anche nella fioritura della tossilaggine comune e dell’anemone dei boschi nel mese di marzo.
L'anticipo maggiore dello sviluppo primaverile si è avuto nella prima metà di aprile. Il 7 aprile, 10 giorni prima della media, i ciliegi e il tarassaco sono fioriti sotto i 600 metri. La ragione di ciò è stata le temperature sopra le medie di febbraio e marzo, rispettivamente di 3°C e 1,5°C sopra la norma. La fioritura del ciliegio è stata una delle prime 10 per precocità, dal 1951. Per confronto, i ciliegi sono sbocciati all'inizio della primavera 2017 con un vantaggio di 15 giorni rispetto alla media. L'anticipo minore, invece, è relativo alla fioritura del dente di leone, che in montagna sopra i 1000 metri è fiorito a maggio solo 3 giorni prima della media a causa delle basse temperature di quel periodo.

Dente di leone e cardamine (in alto), ciliegio (al centro) e foglia di faggio (in basso). (Immagini: Regula Gehrig)

Sviluppo anticipato delle foglie degli alberi in aprile, leggermente in ritardato a maggio

Lo spiegamento delle foglie degli alberi e la formazione degli aghi del larice ha avuto luogo in aprile con un anticipo di 2-6 giorni sulla media. Lo spiegamento delle foglie del faggio è iniziato a partire dal 19 aprile e poteva essere osservato già a 1000 metri verso la fine di aprile. In aprile, lo spiegamento delle foglie del faggio a basse quote ha avuto un vantaggio medio di 4 giorni, mentre ad alta quota esso è stato ritardato dalle basse temperature e si è verificato in media con 2 giorni di ritardo. Anche a maggio il 47% delle osservazioni poteva ancora essere assegnato alla classe "normale", mentre il 41% si è verificato nelle classi "tardive" e "molto tardive". Le basse temperature del mese di maggio hanno quindi avuto scarsa influenza sulla vegetazione primaverile.

L'indice di primavera come misura dello sviluppo della vegetazione. In verde scuro gli anni tardivi, in verde chiaro gli anni con un precoce sviluppo della vegetazione rispetto alla media a lungo termine 1981-2010. In giallo la media mobile su 5 anni.

Sviluppo primaverile pluriennale e temperature

L'indice di primavera* riassume dieci fasi fenologiche che si verificano da gennaio a maggio (vedi grafico qui sopra). Questo descrive lo sviluppo della vegetazione primaverile nel suo insieme e mostra lo sviluppo a lungo termine. È chiaramente visibile come a partire dalla fine degli anni '80 la primavera è risultata in massima parte precoce.
Il fattore decisivo per lo sviluppo della vegetazione primaverile sono le temperature dei mesi da gennaio ad aprile (vedi grafico sotto). Dalla fine degli anni '80, dopo un rapido aumento, è stato costantemente ad alto livello. L'indice primaverile è fortemente negativo se correlato alla temperatura di questi mesi: le alte temperature indicano un basso valore dell'indice di primavera e quindi uno sviluppo precoce della vegetazione, e viceversa. Da gennaio ad aprile di quest’anno, la temperatura è stata di 0,9 ° C superiore alla norma del 1981-2010, di conseguenza la vegetazione si è sviluppata in anticipo. La primavera 2019 è classificata al quattordicesimo posto fra gli sviluppi primaverili precoci dall'inizio delle osservazioni fenologiche nel 1951, in base alla media 1981-2010.

La temperatura media della Svizzera da gennaio ad aprile 1951-2019 rappresentata come scarto dalla media 1981-2010. Il suo andamento mostra una correlazione negativa molto elevata con l'indice della primavera, cioè quando la temperatura è alta, la vegetazione primaverile si sviluppa precocemente e viceversa.


*L’indice di primavera è una grandezza statistica. È calcolato in base alle prime dieci fasi fenologiche primaverili ed è aggiornato alla fine di maggio. Esso tiene conto delle osservazioni effettuate nel rispettivo anno in circa 80 stazioni della rete di osservazione fenologica che dispongono di serie di dati sufficientemente lunghe (per esempio).
Per caratterizzare la primavera fenologica nel suo insieme, si utilizzano le dieci seguenti fasi fenologiche, che ricorrono tra gennaio e maggio:

● fioritura del nocciolo
● fioritura del tussilago
● fioritura dell'anemone
● fioritura del ciliegio
● spiegamento delle foglie dell’ippocastano
● spiegamento delle foglie del nocciolo
● formazione degli aghi del larice
● fioritura del dente di leone
● fioritura della cardamine
● spiegamento delle foglie del faggio

La deviazione dalla data media di inizio della fase è determinata con l’aiuto dell’analisi delle componenti principali. Questa tecnica è particolarmente indicata per strutturare, semplificare e rappresentare grandi serie di dati, come pure per filtrare la dipendenza spaziale e temporale. Un risultato di questa analisi, la prima componente principale, consente di rappresentare in maniera chiara la variabilità tra un anno a l’altro.

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