Sentinella dei mari



“Le sentinelle” sono una flotta di satelliti dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) progettati per offrire uno sguardo sulla terra come prima non ne avevamo. Fanno parte del progetto Copernico.

Ieri sera alle 18:57 è stato effettuato, dalla base di Plesetsk in Russia, il lancio del terzo: Sentinel-3 (qui un tool for kids) permetterà per la prima volta di misurare dettagliatamente gli oceani e offrirà nuove indicazioni anche sul resto sul pianeta. Assieme agli altri satelliti già in orbita fornirà i dati che consentiranno all’Europa di sviluppare un programma di monitoraggio innovativo.



L’ambizione è di passare dalla “semplice” osservazione scientifica del pianeta a una vera e propria sua gestione ambientale. Perché questa nuova “visione dall’alto”, estremamente dettagliata e in tempo reale, dovrebbe consentire una gestione più efficace dei rischi, la prevenzione di catastrofi, interventi più mirati e puntuali nel caso di disastri ambientali, lo sviluppo di politiche agricole più efficienti e rispettose dell'ambiente e, tra altre cose, un monitoraggio sicuramente più vigile dell’inquinamento atmosferico.



In primis, però, ci sarà proprio il passaggio da missioni in uso per studi di fattibilità all'opportunità di monitoraggi più specifici, sistematici e continui del nostro pianeta, con target il miglioramento della prevenzione (di catastrofi naturali, di rese agricole, di diffusione di malattie come la malaria, di altri parametri biofisici,...) e con focus in particolare sugli oceani, ambiente estremamente importante per quel che concerne il tema dei cambiamenti climatici. Un servizio all'utenza caratterizzato da una rete di osservazioni più ampie e da misure più continue. Un deciso salto di qualità.





Quali le prospettive? Quali gli altri possibili benefici? Quali i grandi cambiamenti rispetto al passato? 

Se ne è parlato ieri mattina sulla trasmissione radio "Modem" della RSI, con i seguenti ospiti:

Simonetta Cheli, dell’ESA,
Bruno Storni, specialista di questioni spaziali,
Hans Peter Rösli e Luca Mercalli entrambi meteorologi,
John Peter Merryman Boncori, dell’azienda Sarmap, una startup svizzera specializzata nell’analisi dei dati satellitari al servizio della gestione dei rischi.


Si può riascoltare la trasmissione in podcast, QUI.


Qui la sigla della trasmissione (la mitica ed eterea Njosnavelin dei Sigur Ros) e qui la "stranezza spaziale" del 1969...


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