Colpi di calore


La domanda è: siamo sicuri che sia tutto solo colpa del caldo?

W i climatologi *non seri*

Agghiacciante per qualunquismo e ideologia da regime l'opinione sul GW di Vaclav Klaus pubblicata alcuni giorni fa su La Stampa, in piena espansione dell'heatwave europea. Miglior tempismo non poteva esserci. Vi metto solo l'incipit e l'explicit, che già è grasso colante (h/t Cassandra e Resistenza futile):

Il vero problema del nostro pianeta non è il clima o il riscaldamento globale, ma la Dottrina del Riscaldamento Globale e delle sue conseguenze. Questa dottrina, in quanto insieme di credenze, è un’ideologia, se non una religione. Vive indipendentemente dalla scienza della climatologia. Le sue dispute non riguardano la temperatura, ma sono parte dello «scontro fra ideologie». La temperatura entra in gioco solo all’interno di queste dispute. I politici, i media e il pubblico non se ne accorgono. È compito degli economisti aiutarli a distinguere tra ciò che è scienza e ciò che è ideologia. Gli economisti credono nella razionalità e nell’efficienza delle decisioni spontanee prese da milioni di individui.
(...)
Per concludere, sono d’accordo con quello che dicono molti seri climatologi e cioè che il riscaldamento prevedibile sarà molto piccolo. Sono d’accordo con Bob Carter e altri scienziati che è difficile «provare che l’influenza dell’uomo sul clima può essere misurata» perché «questo effetto si perde nella miriade di variabili che determinano i cambiamenti climatici».

Questa la necessaria, ottima e circostanziata risposta di Luca Mercalli, non pubblicata (ancora?) sul giornale (h/t Cassandra) a cui segue la nota matrice di Greg Craven:
I TERMOMETRI EUROPEI BRUCIANO I RECORD. ECCO PERCHÉ RIDURRE I GAS SERRA CONVIENE,                               di Luca Mercalli,  La Stampa 22.08.2012
Il tifone «Tembin» minaccia Taiwan, fa molto freddo solo alla base di ricerca Vostok, in Antartide, con 78 gradi sottozero alla fine dell’inverno australe, ma è l’ondata di caldo africano sull’Europa a dominare la cronaca meteorologica di questa settimana. 
A partire da venerdì 17 agosto l’ennesima struttura anticiclonica subtropicale di questa stagione si è espansa dal Marocco – dove lunedì 20 Marrakech boccheggiava a 47 gradi – alla Spagna, da giorni sotto una cupola d’aria ad oltre 40 C – giungendo in Francia, dove sabato Montgivray, nell’Indre, toccava i 42,4 C, un primato assoluto per la regione centro-settentrionale dell’Esagono, e anche Parigi non scherzava con 38 C. Domenica 19 oltre ai 41,5 C di Châtillon-sur-Seine (Côte-d’Or), cadevano i record termici del 2003 nelle Alpi francesi, con 35,8 C ai 1300 metri di Briançon, 37,4 C a Bourg Saint Maurice (865 m) e ben 13,4 C ai 3845 m dell’Aiguille du Midi, nel cuore del massiccio del Bianco. Poco più a ovest, 30 gradi a Zermatt, 7 ai 4560 metri della Capanna Margherita sul Monte Rosa e 12,8 all’osservatorio dello Jungfraujoch (3580 m), record assoluto della serie di misura dal 1959, mentre nelle città elvetiche a bassa quota i valori non hanno superato quelli del luglio 1983 e agosto 2003. Ma non è finita, lunedì 20 ha visto i record termici fioccare in Germania, con i 37,2 C di Lipsia e Dresda, i 38,7 C di Holzdorf e i 16,1 C sulla Zugspitze, a quasi 3000 metri. Nuovi massimi termici assoluti pure su gran parte della Repubblica Ceca, culminati a Dobrichovice, presso Praga, dove il termometro ha toccato 40,4 C. Dati che dovrebbero far riflettere il presidente ed economista ceco Václav Klaus che su questo giornale se la prendeva con gli “adepti del riscaldamento globale” confondendo l’ideologia con la fisica dell’atmosfera, affetta beninteso da incertezze come tutte le scienze, ma non certo dottrinaria.
Mario Molina, docente all’Università della California e Nobel per la chimica insieme a Crutzen e Rowland per la scoperta del buco dell’ozono, ha dichiarato ieri a Filadelfia al meeting dell’American Chemical Society, che riguardo al riscaldamento globale: “non c’è dubbio che il rischio è molto alto e possiamo andare incontro a conseguenze anche molto dannose e, sia pure con bassa probabilità, perfino catastrofiche” perciò la riduzione delle emissioni di gas serra avrebbe “un costo per la società minore di quello dei danni climatici qualora la società non faccia nulla.


 L'era agghiacciante imminente

Qualche estratto rizomatico pescato qua e là dal parco delle idiozie (h/t OggiScienzaResistenza futileOcasapiens e Paolo C per la raccolta) in cui prosperano dogma, ideologia e complottismo. E in cui, nella migliore delle ipotesi, si guarda alla cornice invece che al quadro, comme d'abitude. Fa bene ed è comodo pensarci, magari proprio quando il caldo dà alla testa.
Il riscaldamento continua a diminuire.
Cesare Guaita Presidente del G.A.T, in questa intervista, ci parla di inversione del campo magnetico, di Minimo solare, di Nemesis la stella sorella gemella del Sole, del Pianeta X... "Alla fine, l'unica minaccia reale sembra essere la possibile prossima piccola era glaciale, dovuta all'inattività del sole"
Ma ci lasci fare quello che pensiamo giusto e continui a misurare le sue temperature attaccato alle ciminiere ed ai quartieri super-affollatim chè così vi riesce di dimostrare l’AGW Anzi, le prossime centraline, piazzatele sui Geysers direttamente! Arriva la piccola glaciazione….ci siamo quasi Il Sole qui non lo guarda nessuno? Mah….roba da mazze da hockey…usate in modo inconsueto!
Come si spiega allora che tutti sono terrorizzati da questi due effetti: l’anidride carbonica e l’effetto-serra? Quanto incide su questo l’attività umana? Ecco il problema chiave. Nella peggiore delle ipotesi, incide per il 5%. Il 95% è, infatti, dovuto alla natura non all’uomo. Quindi, attenzione: quando parliamo di emergenza planetaria, dobbiamo occuparci delle vere emergenze, che sono 71, e non sono né l’effetto serra e né l’anidride carbonica, due effetti su cui i governi di tutto il mondo sono decisi ad intervenire, spendendo miliardi di dollari, invece di spenderli nelle 71 emergenze planetarie reali, di cui dovremmo cercare di superare gli effetti.

 C o r n i c i

Alcuni stralci da parte di un assolutista amante del dogma e del sillogismo *non è certo ⇒ non è vero* (h/t Climalteranti)
MAI il CO2 può crescere prima delle T è sempre un aumento delle T che genera l’aumento del CO2.
Esper 2012 Svezia..ma il metodo che risolve la divergenza sarà applicato su tutto l’emisfero prima o poi (che curva immagini che esca un cammello o una mazza da hockey?) Conosco la tua preparazione e la tua intelligenza quindi tu sai e capisci, è per questo che non escludo che la tua fede nell’AGW prima o poi crolli, forse per far prevalere i tuoi dubbi ti servirà solo una ricostruzione del paleoclima globale con il metodo MXD magari dello stesso Esper (...) Il livello di fiducia nella natura anomala del riscaldamneto recente si abbassa…fino a zero! sintesi perfetta!
ma nenahc eper idea queste sono forzanti arci note che nonn giusificano neanche un quinto delle variazioni climatiche degli ultimi 2 millenni e tu lo sai benissimo perchè hai detto di aver letto questo quindi esitono firzanti sconosciute che hanno agito in tuutti i picchi di caldo dei periodi interglaciali, e forse anche nelle oscillazioni D-O. E’ ormai evidente che anch etui fai propaganda. Ovviamente hanno agito anche nel periodo corrente. ti ho postato le mail del climate gate: se pensi che siano pezzi estrapolati leggitele per inter scoprirai che l’hockey stick non è stato superato dalla scienza che si migliora correggendo gli errori come dici, ma sapevano già dall’inizio che era sbagliato che erano tuute forzature e che la divergenza alterava i valori aumentando erroneamente il delta tra periodo corrente e periodo medioevale.
Di conseguenza le forzanti antropiche sono enormemente sovrastimate perchè come già analizzato qui perchè i conti non tornano.
Nessuno modello climatico è in grado di simulare il periodo caldo medioevale e la piccola era glaciale perché il valore delle forzanti naturali in questo periodo è quasi piatto, quindi l’attuale stima delle forzanti è sicuramente sbagliata.
Perchè il calore mancante non può essere finito in fondo agli oceani solo dal 1970 non c’è nessun principio che lo giustifichi.

 Complottismo & ideologia

H/t Resistenza futile
I ricercatori, guidati dal professore di psicologia Stephan Lewandowsky dell'università di Western Australia, hanno trovato che l'ideologia del libero mercato è un determinante estremamente forte del rifiuto della scienza del clima. Questo stesso determinante è in grado di prevedere il rifiuto del legame fra tabacco e cancro ai polomni e fra il virus HIV e l'AIDS. Il pensiero complottista era un determinante meno importante, ma ancora significativo, del rifiuto delle posizioni scientifiche esaminate, dal clima al cancro ai polmoni.
Qui l'intero articolo. Qualcosa di cui si era già occupato anche MS ad es. qui, qui, qui, qui o qui.

Riformulo la domanda di inizio post: tutto colpa del caldo?

Commenti

  1. Se è colpa del caldo, quando passa rinsaviscono. Ci scommetteresti una scatola di cioccolatini?

    OT: sul Sole non abbiamo usato il tuo grafo per Del Don & Co, mi è stato utile lo stesso.

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  2. No, perché so già che avrai ragione ;-) Ma se ti piacciono, la prima volta che ci si vede te ne porto un po'... :-D

    OT. a quale grafo alludi?

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  3. @ Steph

    Nel paragrafo "Comici" citi dele mie frasi scritte su CA, in pratica offendendomi perchè mi dai del comico. fuori contesto la prima in modo che sembri un errore quando non lo è perchè dico durante la fase di deglaciazione.Ma poi su CA fai il finto tonto?

    Aspetto l'intervista (tua?) ad Esper nel frattempo ancora devi rispondere alla domanda che stai evadendo in mille modi. Quando la tecnica MXD sarà applicata a tutto l'emisfero nord, che forma avrà la ricostruzione delle T degli ultimi due millenni:

    - Una mazza come l'Hockey stick con più di un grado C° di delta tra periodo corrente e periodo caldo medioevale

    - o il profilo di un cammello con due picchi evidenti con differenze minime (1-2 decimi di grado non si sa se in + o in -)tra periodo corrente e periodo caldo medioevale,come già elaborato da

    C. HEGERL, “Detection of Human Influence on a New, Validated 1500-Year Temperature Reconstruction” Journal of climate 2007 - http://journals.ametsoc.org/doi/pdf/10.1175/JCLI4011.1GABRIELE

    o come già riscontrato da Ljungqvist 2010 con i dati proxy

    http://www.climatemonitor.it/?p=26944 ?

    Cammello o gobba?

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  4. @Claudio
    quale sarebbe il paragrafo che citi?

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  5. Ah, finalmente ho capito: problemi con il viola grassettato? :-D
    Faccio melaC/melaV con il nero: ✔ Cornici

    Anyway: l'intervista non è a Esper, è parzialmente mia (nel senso che eravamo in tre a farla) e in quel post (o in quello sulla divergenza) ev. se ne può riparlare e magari rispondere anche alla tua pressante domanda.

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  6. @ Steph

    non è che non so leggere, come dici su CA c'è proprio scritto COMICI, solo copiando e ingrandendo leggo effettivamente CORNICI perchè la r e la n si staccano ma così com'è sul mio video leggo COMICI perchè la r e la n sono incollati.
    Beh cmq chiarito.

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  7. @Claudio
    ok, allora scusami per aver detto che non sai leggere, era evidentemente retorica perché pensavo che non volevi leggere.
    Provo a staccare le lettere.

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