Flussi glaciali


Un enorme sistema, che trasporta ghiaccio per migliaia di chilometri attraverso l'Antartide, è stato scoperto dalle agenzie spaziali quale risultato degli sforzi comuni di ricerca sulle regioni ghiacciate del pianeta in occasione dell'Anno Polare Internazionale. Queste nuove scoperte sono considerate fondamentali per la comprensione dell'innalzamento del livello dei mari. Mettendo insieme miliardi di dati radar acquisiti sopra l'Antartide da satelliti come Envisat dell'ESA, Radarsat della CSA ed ALOS della JAXA, un gruppo di scienziati (con a capo Eric Rignot) ha creato la prima mappa di ghiaccio in movimento sull'intero continente antartico - e fatto delle scoperte eccezionali.

La mappa, che è stata realizzata dagli scienziati dell'Università di Irvine in California e da quelli del JPL della NASA, rivela non solo lo scorrimento di grandi ghiacciai, ma anche dei loro affluenti - in realtà fiumi di ghiaccio - che si spingono all'interno per migliaia di km. Questa nuova mappa rivela quanto siano estesi i sinuosi corsi di ghiaccio simili a fiumi e quale sia la loro velocità di distacco dal centro dell'Antartide verso l'oceano. Ciò permetterà tra l'altro di ridurre le incertezze nelle previsioni dell'impatto del GW sul livello dei mari. Qui l'animazione ad alta risoluzione.




Nel frattempo, su Meltlandia (vedi anche quiquiqui e qui), il termitaio fa il suo continuo sporco lavoro. Un reportage di James Balog per NG qui.
Koni - essendo una forza della natura - ne ha viste di cose che noi umani...
...ciononostante è seriamente preoccupato (vedi anche il video del NGC qui in basso a sx). E per esserlo lui, ce ne vuole. Ve lo dice uno* che misurava il nevato e calcolava bilanci di massa seguendo il suo maestro sul Clariden e sul Rodano e la sera al ritmo dei CCR, molto prima che diventasse direttore del CIRES...;-)

Segni inequivocabili...

(fonte)


* Ho avuto la fortuna, a suo tempo e nel secolo scorso, di collaborare all'implementazione dello Swiss Camp dell'ETH (info anche qui, qui e qui) lavorando in loco e all'ETH su dati climatici durante i primi 2 anni di vita della stazione. Che tempi!

Commenti

  1. Sono d'accordo, il "mosaico" è emozionante e anche il fatto che ricercatori di tre continenti si son messi d'accordo per mappare il quinto.
    CCR: ça m'rajeunit pas...

    RispondiElimina
  2. Dalla mappa e dall'animazione emerge con chiarezza che in Antartide occidentale il "lobo" del tabulato di Ross è quasi isolato dal blocco antartico orientale mentre il tabulato di Ronne è alimentato da flussi imponenti.
    Questo mi fa dubitare di certe ricostruzioni future che vedono l'Antartide occidentale scomparire sott'acqua (in parte) mentre la parte orientale rimane più o meno integra.

    Inoltre i flussi accelerati rilevati in WA potrebbero essere parzialmente colmati nel medio periodo da maggiori trasferimenti di massa glaciale proveniente dalla parte orientale.

    Sbaglio ?

    Telegraph Cove

    OT flash melting in Meltlandia !

    RispondiElimina
  3. No, non credo che sbagli, anche se andrebbero quantificati i deflussi e le relative differenze.
    Meltlandia soffre...

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

SYS 64738

Brodo oceanico