Fool monty
Mi giunge all'occhio un candido commentino su un mio vecchio post effettuato su un forum amico della centralina. Onore a me di veder citato e poi commentato in codesto modo il mio post. Autore del commentino è un ben noto personaggio "scetticista" che nottetempo passa il tempo così:
Anyway: la sua Scienza Sacra unita all'analisi empirica e correlativa dei dati probabilmente lo inducono a definire cagate e cazzate gratuite (da far piangere) alcune basilari questioni fisiche che neanche più al terzo anno di liceo oramai si introducono (perché si fanno prima).
Questione 1: la conservazione dell'energia. Energia che entra in un sistema (come quello terrestre) deve necessariamente bilanciarsi con energia che esce (mediamente e globalmente). Se non lo fa, il sistema accumula e si squilibra. Termodinamica elementare.
Questione 2: redistribuzione e modalità attraverso le quali l'energia che entra è spesa. Energia radiante a lunghezza d'onda corta e bassa entropia (solare) diventa calore sensibile, calore latente, energia potenziale e cinetica prima di essere emessa come energia radiante ad onda lunga e a più alta entropia (infrarossa). Nel frattempo, può essere conservata, trasportata in varie forme, dissipata e convertita in diversi modi. Termodinamica basilare.
Questione 3: i differenziali fra energia radiante che entra e che esce. Spostamenti, gradienti, flussi...che implicano riequilibri e compensazioni. La macchina complessa e meravigliosa del tempo.
Questione 4: il calore. Concetto così difficile da afferrare? E sì che il flogisto è morto e sepolto. Differenti temperature fra un sistema non isolato e il suo ambiente circostante (o cambiamenti di fase) implicano sempre un trasferimento di energia termica dal sistema più caldo a quello più freddo. Termodinamica d'asilo.
Vediamo nello specifico. Ri-quoto la frase dal mio post che tanto ha fatto incazzare il nostro.
Il riscaldamento degli oceani è frutto di un mix di più fattori, al di là delle fluttuazioni interne di medio/breve periodo, quel che conta è la variazione del bilancio energetico e su quest'ultimo agiscono forzature sia naturali (sole, eruzioni vulcaniche) e sia antropogeniche (GHGs e aerosol antropogenici).
Vediamo una sola, semplice e basilare formula: quella della conservazione del calore Q.
QSW = flusso di energia solare ad onda corta
QLW = flusso netto di radiazione ad onda lunga
QS = flusso di calore sensibile
QL = flusso di calore latente
QV = flusso di calore trasferito per avvezione dalle correnti
La modalità con la quale gli oceani assorbono energia nell'infrarosso non è diretta, ma mediata dal bilancio energetico globale che è regolato dai flussi in entrata ed in uscita ed è nullo, sempre, a condizione di considerare l'insieme globale degli oceani.
Il bilancio è dato dalla differenza fra calore netto acquisito per irraggiamento meno perdita di calore latente meno perdita di calore sensibile. Se invece il bilancio è calcolato per una specifica regione oceanica non è nullo, e la differenza costituisce il calore trasferito per avvezione QV↔ (per es. dalle correnti oceaniche), e questo ovviamente può impattare su scala continentale (vedi anche qui, qui o qui).
Essendo la superficie dell'oceano in generale un poco più calda dell'aria sovrastante, l'oceano tende ad emettere radiazione ad onda lunga più di quanto ne assorba dall'aria, e oltretutto – emettendo quasi come un corpo nero – rappresenta un perfetto esempio di corpo emettitore di radiazione elettromagnetica dipendente sostanzialmente dalla quarta potenza della sua temperatura assoluta.
Il calore netto acquisito per irraggiamento dagli oceani è dato dalla differenza fra flusso di energia solare ad onda corta che penetra nel mare QSW↓ e flusso netto di radiazione ad onda lunga (con concentrazione massima nell'infrarosso) in uscita dal mare QLW↑.
Il calore perso è sia di tipo sensibile che latente. Nel primo caso (QS↑) si tratta di trasferimento di calore sensibile trasferito dall'acqua all'aria per conduzione e convezione. Nel secondo (QL↑) si tratta di calore perso dall'oceano e trasportato in atmosfera mediante evaporazione.
Il meccanismo con cui gli oceani scambiano energia negli infrarossi (descritto per la prima volta qui) dipende da ciò che accade nello skin layer oceanico, la sottilissima porzione superficiale dell'oceano (spessa circa 1 mm) più fredda del sottostante bulk, all'interfaccia della quale avvengono gli scambi termici conduttivi molecolari fra acqua e aria in conseguenza del mutamento di gradienti termici.
Se aumenta il flusso IR alla superficie oceanica, gli oceani emettono meno energia e dunque tendono ad aumentare le SST fino al raggiungimento dell'equilibrio dei flussi.
Il flusso di radiazione IR può aumentare per svariate cause:
1) perché aumenta QSW↓ e/o perchè diminuisce QLW↑ (e quindi l'oceano acquisisce maggior calore per irraggiamento) oppure
2) perché diminuiscono QS↑ o QL↑ (e quindi l'oceano perde meno calore sensibile o latente).
Nel primo caso condizioni astronomiche (perlopiù inerenti l'inclinazione solare) e di nuvolosità, ma anche (in misura minore) associate a presenza di aerosol e polvere, possono influenzare il QSW↓, mentre il QLW↑ dipende da spessore e quota delle nubi così come dall'opacità atmosferica (acqua e GHGs sono, come si sa, ottimi assorbitori di radiazione IR), ma in misura minore pure dalla temperatura stessa dell'acqua e dalla eventuale presenza e copertura glaciale dei mari.
Nel secondo caso, velocità dei venti e UR (per il QL↑) risp. differenza termica fra aria e acqua per il QS↑.
In sostanza e in breve: nubi più spesse e basse, atmosfera più umida e più opaca, con maggior contenuto di GHGs, venti un po' meno forti e un minor gradiente termico fra aria e acqua modificano i flussi: aumentando il flusso di radiazione IR alla superficie oceanica, questa situazione permette all'oceano di acquisire maggior calore per irraggiamento solare e di aumentare le sue SST.
Lo sbilancio radiativo al TOA porta ad avere un eccesso di radiazione IR (dato da minor OLR) che, innalzando la troposfera e la quota dalla quale il sistema Terra emette radiazione IR, aumenta la T della bassa troposfera e quindi crea una serie di situazioni ideali per favorire il processo spiegato sopra.
La variazione nel tempo delle SST dipende dunque direttamente da quanto cambia il flusso di calore superficiale netto alla superficie oceanica, al netto dei trasporti avvettivi e della capacità di calore del mixed layer oceanico. Il flusso di calore superficiale, come visto, è composto da flussi radiativi e turbolenti.
“Io non faccio "ricerca" pero' faccio qualcosa di simile, raccolgo dati della relta' climatica attuale e del passato e mi studio le relazioni, empiricamente e con l'uso di statistica e qualche meccanismo di relazione.Il suo scetticismo non è tanto figlio di quello eccentrico e creazionista di Spencer, o di quello bigoilista di Lindzen o "astrolofilista" di Scafetta. No, nasce sostanzialmente da due cose:
“la Scienza Sacra e l'analisi empirica e correlativa dei dati. Il primo punto e' assai complesso da esplicitare ma detta alcune basi della logica Naturale che non si puo' far finta di ignorare (sorvolo, non chiedetemi niente a riguardo, non rispondo). Il secondo punto mi ha dato dei punti di assoluta attenzione che ho ripetutamente esposto qui dentro.Punti di assoluta attenzione (e un pizzico di sana Scienza Sacra) che ha recentemente esposto - tramite una sorta di stream of consciousness - anche su climalteranti. Solo che finora solo oca l'ha capito...
Anyway: la sua Scienza Sacra unita all'analisi empirica e correlativa dei dati probabilmente lo inducono a definire cagate e cazzate gratuite (da far piangere) alcune basilari questioni fisiche che neanche più al terzo anno di liceo oramai si introducono (perché si fanno prima).
Questione 1: la conservazione dell'energia. Energia che entra in un sistema (come quello terrestre) deve necessariamente bilanciarsi con energia che esce (mediamente e globalmente). Se non lo fa, il sistema accumula e si squilibra. Termodinamica elementare.
Questione 2: redistribuzione e modalità attraverso le quali l'energia che entra è spesa. Energia radiante a lunghezza d'onda corta e bassa entropia (solare) diventa calore sensibile, calore latente, energia potenziale e cinetica prima di essere emessa come energia radiante ad onda lunga e a più alta entropia (infrarossa). Nel frattempo, può essere conservata, trasportata in varie forme, dissipata e convertita in diversi modi. Termodinamica basilare.
Questione 3: i differenziali fra energia radiante che entra e che esce. Spostamenti, gradienti, flussi...che implicano riequilibri e compensazioni. La macchina complessa e meravigliosa del tempo.
Questione 4: il calore. Concetto così difficile da afferrare? E sì che il flogisto è morto e sepolto. Differenti temperature fra un sistema non isolato e il suo ambiente circostante (o cambiamenti di fase) implicano sempre un trasferimento di energia termica dal sistema più caldo a quello più freddo. Termodinamica d'asilo.
Vediamo nello specifico. Ri-quoto la frase dal mio post che tanto ha fatto incazzare il nostro.
“La variazione dell'energia immagazzinata negli oceani come aumento della temperatura del sistema (e quindi scambiata sotto forma di calore) è il risultato di un eccesso di energia infrarossa causato dall'aumento dello squilibrio nel bilancio radiativo al TOA, a sua volta indotto dalla variazione dei forcing radiativi (mainly antropogenici)
Il riscaldamento degli oceani è frutto di un mix di più fattori, al di là delle fluttuazioni interne di medio/breve periodo, quel che conta è la variazione del bilancio energetico e su quest'ultimo agiscono forzature sia naturali (sole, eruzioni vulcaniche) e sia antropogeniche (GHGs e aerosol antropogenici).
Vediamo una sola, semplice e basilare formula: quella della conservazione del calore Q.
Q = QSW↓ + QLW↑ + QS↑ + QL↑ + QV↔
QSW = flusso di energia solare ad onda corta
QLW = flusso netto di radiazione ad onda lunga
QS = flusso di calore sensibile
QL = flusso di calore latente
QV = flusso di calore trasferito per avvezione dalle correnti
La modalità con la quale gli oceani assorbono energia nell'infrarosso non è diretta, ma mediata dal bilancio energetico globale che è regolato dai flussi in entrata ed in uscita ed è nullo, sempre, a condizione di considerare l'insieme globale degli oceani.
Il bilancio è dato dalla differenza fra calore netto acquisito per irraggiamento meno perdita di calore latente meno perdita di calore sensibile. Se invece il bilancio è calcolato per una specifica regione oceanica non è nullo, e la differenza costituisce il calore trasferito per avvezione QV↔ (per es. dalle correnti oceaniche), e questo ovviamente può impattare su scala continentale (vedi anche qui, qui o qui).
Essendo la superficie dell'oceano in generale un poco più calda dell'aria sovrastante, l'oceano tende ad emettere radiazione ad onda lunga più di quanto ne assorba dall'aria, e oltretutto – emettendo quasi come un corpo nero – rappresenta un perfetto esempio di corpo emettitore di radiazione elettromagnetica dipendente sostanzialmente dalla quarta potenza della sua temperatura assoluta.
Il calore netto acquisito per irraggiamento dagli oceani è dato dalla differenza fra flusso di energia solare ad onda corta che penetra nel mare QSW↓ e flusso netto di radiazione ad onda lunga (con concentrazione massima nell'infrarosso) in uscita dal mare QLW↑.
Il calore perso è sia di tipo sensibile che latente. Nel primo caso (QS↑) si tratta di trasferimento di calore sensibile trasferito dall'acqua all'aria per conduzione e convezione. Nel secondo (QL↑) si tratta di calore perso dall'oceano e trasportato in atmosfera mediante evaporazione.
(fonte) |
Se aumenta il flusso IR alla superficie oceanica, gli oceani emettono meno energia e dunque tendono ad aumentare le SST fino al raggiungimento dell'equilibrio dei flussi.
Il flusso di radiazione IR può aumentare per svariate cause:
1) perché aumenta QSW↓ e/o perchè diminuisce QLW↑ (e quindi l'oceano acquisisce maggior calore per irraggiamento) oppure
2) perché diminuiscono QS↑ o QL↑ (e quindi l'oceano perde meno calore sensibile o latente).
Nel primo caso condizioni astronomiche (perlopiù inerenti l'inclinazione solare) e di nuvolosità, ma anche (in misura minore) associate a presenza di aerosol e polvere, possono influenzare il QSW↓, mentre il QLW↑ dipende da spessore e quota delle nubi così come dall'opacità atmosferica (acqua e GHGs sono, come si sa, ottimi assorbitori di radiazione IR), ma in misura minore pure dalla temperatura stessa dell'acqua e dalla eventuale presenza e copertura glaciale dei mari.
Nel secondo caso, velocità dei venti e UR (per il QL↑) risp. differenza termica fra aria e acqua per il QS↑.
In sostanza e in breve: nubi più spesse e basse, atmosfera più umida e più opaca, con maggior contenuto di GHGs, venti un po' meno forti e un minor gradiente termico fra aria e acqua modificano i flussi: aumentando il flusso di radiazione IR alla superficie oceanica, questa situazione permette all'oceano di acquisire maggior calore per irraggiamento solare e di aumentare le sue SST.
Lo sbilancio radiativo al TOA porta ad avere un eccesso di radiazione IR (dato da minor OLR) che, innalzando la troposfera e la quota dalla quale il sistema Terra emette radiazione IR, aumenta la T della bassa troposfera e quindi crea una serie di situazioni ideali per favorire il processo spiegato sopra.
La variazione nel tempo delle SST dipende dunque direttamente da quanto cambia il flusso di calore superficiale netto alla superficie oceanica, al netto dei trasporti avvettivi e della capacità di calore del mixed layer oceanico. Il flusso di calore superficiale, come visto, è composto da flussi radiativi e turbolenti.
Vista la quantità di autonominatisi 'esperti' sembra proprio che qui da noi per spargere disinformazione non ci sia bisogno dei sovvenzionamenti occulti delle lobby dei fossili: basta un po' d'italica presunzione.
RispondiEliminaP.S.: dovresti aggiustare i link corrispondenti a 'skin layer' e 'mixed layer', anche se mi sembrano disponibili sotto l' 'oceanico' che li segue.
caro Stefano
RispondiEliminatutto vero, e che pazienza che hai!
Solo su un punto sono in disaccordo con te: se ho capito a chi ti riferisci (ma sì che l'ho capito!) il noto "scetticista" nonchè vestale delle Sacre scienze non produce solo nottetempo, ma ahinoi tutti, anche durante il dì... deve averne tanto di tempo libero.
ciao
@Steph
RispondiEliminaFull Monty LOL. Nel disegnino aggiungerei un po' di petrolio sulla cool layer (pensavo fosse più recente), tanto per far vedere che sei andato al mare...
Ho capito solo che gli piace Monckton
@Paolo C
I finanziamenti forse alzerebbero il livello...
@Lorenzo Danieli
è serafico, in questi anni l'ho visto perdere la pazienza una volta sola
@ocasapiens
RispondiEliminaLOL me too! Pazienza: con mr Coastline?
@lorenzo
grazie della pazienza e benvenuto sul mio blog!
@Paolo C
Done, thanx!
Devo dire che mi hai tolto molti dubbi sul riscaldamento oceanico.
RispondiEliminaNon ho capito "mr. Coastline" ma pazienza...
Si richiede aggiornamento su SIE 2011.
Grazie.
Telegraph Cove
Cioa Stefano, sai bene che il mio commento al tuo post riguarda la "gratuita'" di alcune affermazioni. L'oceano si scalda "solo" conl'infrarosso e "mainly antropogenici".
RispondiEliminaGratuiti Stefano e buttati li come fossero "scontati". E' disinformazione Stefano.
Qui hai trattato bene l'argomento ma hai fatto i tuoi soliti giochini di parole per i tuoi scopi. No, non ho spiegato esposto il metodo della scienza sacra nel link che hai messo, li ho messo solo alcune considerazioni banali.
E inoltre NO, non sono "scettico" di alcun che, non appartengo ad alcuna partigianeria e me ne sbatto i coj.oni della battaglia tra AGW e negazionisti. La mia posizione l'ho espressa + volte e vede tante componenti in gioco, tra cui anche i contributi umani, valuto solo meno forti di alcuni di voi queste ingerenze.
Evita di fare i giochetti di parole e soprattutto evita di fare sparate del tutto gratuite come quelle che mi hanno fatto cascare i cosiddetti, tu sei una risorsa importante per la divulgazione di conoscenza climatica in Italia (o Svizzera) e cadere nel gioco delle oche giulive non ti fa onore.
Ciao.
@Alessandro
RispondiEliminaSiccome seguo i tuoi interventi da qualche anno e spesso ho anche interagito con te (conosco un po' il tuo punto di vista), ho decisamente trovato sopra le righe il tuo commento al mio post.
1) Quello che ho scritto nel post sull'OHC e che tu hai definito (e ribadito qui) "sparate gratuite" (per usare un eufemismo) - per motivi di spazio ma anche per il fatto che dò effettivamente per scontato certe cose, ma evidentemente non lo sono - non le ho approfondite. Un buon libro di fisica (termodinamica basilare) o anche di oceanografia aiuta. Questo post specifico approfondisce un po' la questione e se lo leggi vedi che quel che ho scritto nell'altro post era tutt'altro che una cazzata gratuita.
2) Se provochi, io rispondo, se mi va e ho tempo di farlo. C'è qualcosa di male nel farlo?
3) Il resto è fuffa.
Mi pare che anche tu sia bravo nel tuo campo di interesse, non vedo però perché tu debba condire le tue opinioni frutto delle tue analisi con commenti come quello suddetto. Non serve.
Continuerò a seguirti e se è il caso ad interagire con te. Spero non sia il caso di dover postare un altro post dedicato, non ho tutto il tempo che forse hai tu.
Ciao Sandro.
@TC
RispondiEliminaThanx! Il post in effetti voleva da un lato essere una risposta puntuale e dall'altro approfondire un po' la cosa.
Coastline = costa. In tema di mare, direi...:-D
SIE 2011: work in progress. Entro domani posto.
Di tempo non ne ho molto neanche io, ho solo la fortuna di lavorare con il PC e quindi di potermi ritagliare dei momenti di "relax obbistico".
RispondiEliminaSi, hai ragione nel dire che i commenti esagerati servono a poco,con te non l'ho fatto mai.
E' che comincio un po' a essere stufo di leggere cose messe li' come "scontate" ... leggere che solo il flusso IR e mainly antropogenici mi ha fatto cascare le ... braccia.
Alla fine un corpo che si scalda emette prevalentemente nell'infrarosso e scambia e trova gli equilibri principalmente nell'infrarosso .... ma l'energia che riceve e' su tutta la gamma, il motore e' su tutta la gamma.
Le SSTA positive le trovi la dove si vanno a formare anticicloni e soprattutto la parte "calda" sinistra dell'HP. Quindi cio' che scalda lo strato superficiale e' l'insolazione, la scarsita' di nubi sopattutto basse, gli aerosol stratosferici. Poi ovviamente viene tutto il resto e il gioco degli equilibri termodinamici tra pellicola superficiale e srato superficiale dell'aria, e ancor + i moti convettivi dell'aria e delle acqua e le evaporazioni e piogge e scioglimenti/ghiacciamenti.
Un grande maestro di oceanografia termica e' il processo del Nino/a e li si notano le azioni e le reazioni .... termodinamica e dinamica oceanica e atmosferica come scuola all'aperto. ;-9
@Alessandro
RispondiEliminaOk, ma nel primo post sono forse stato un po' troppo sintetico.
ENSO: certamente!
http://climafluttuante.blogspot.com/2010/06/fluttuazioni-pacifiche.html
@A. Patrignani
RispondiElimina" i commenti esagerati servono a poco,con te non l'ho fatto mai".
Intende dire che non ha scritto lei quel commento che accusa Steph di inventarsi le cose ("si limitassero a dire cio' che si sa' e non le "fantasie" solo per far piacere allo "status quo")?
Anche perchè se fosse solo per la radiazione solare l'ohc dovrebbe essere chiaramente in declino in questi ultimi anni e anche se le varie ricostruzioni sono abbastanza discordanti sul breve periodo nessuna mostra questo andamento.
RispondiEliminaps: qualcosa di interessante sulla redistribuzione dell'energia nel sistema durante i decenni con un simile pattern all'ultimo(a parte l'artico che và per conto suo...):
http://www.cesm.ucar.edu/events/ws.2011/Presentations/ClimateChange/meehl1.pdf
ps2:non so se succede solo a me ma quei pesci a destra consumano un buon 20% della mia(abbastanza performante) cpu.
@ocasapiens
RispondiEliminaIntendo dire che con Stefano non l'ho mai fatto, ovviamente eccetto questa occasione.
@elz
"Anche perchè se fosse solo per la radiazione solare l'ohc dovrebbe essere chiaramente in declino in questi ultimi anni e anche se le varie ricostruzioni sono abbastanza discordanti sul breve periodo nessuna mostra questo andamento."
Perche' dovrebbe essere "chiaramente" in declino ? Elz hai qualche dubbio che le "grandi manovre" climatiche hanno un respiro lento e lag temporali variabili ?
Il Sole ha avuto l'ultimo massimo, forte ma non fortissimo, nel 200-2003 e l'OHCA ha smesso di crescere dopo il 2003. Ma ha anche avuto una "media" potenza (sia in termini di TSI che di numero di esplosioni medie) per vari decenni in precedenza.
Inoltre NON e' l'unica cosa che agisce sull'HC oceanico, le ridistribuzioni interne hanno un peso molto forte nello sviluppo del OHCA. Le ridistribuzioni riguardano in qualche modo la media ENSO ma non solo.
La cosa ancora + importante non e' il Sole ma e' la sua esplicitazione nel sistema climatico, cioe' la distribuzione e qualita' delle nubi e delle precipitazioni e la loro collocazione media.
Quindi non vedo proprio xche' "dovrebbe" essere in declino .... per ora e' piatto, vedremo nel prossimo futuro, ma io non mi azzarderei a dire cosa "dovrebbe" o non dovrebbe fare.
@alessandro
RispondiEliminaNon esiste nessun lag temporale nell'accumulo o perdita di energia, se negli ultimi anni c'è un forcing radiativo negativo allora l'ohc deve calare non importa cosa è successo nei precedenti decenni.
@Alessandro
RispondiEliminaSono d'accordo con elz. Perché l'OHCA dovrebbe crescere solo al massimo solare del 2000-2001? Perché appiattirsi (sempre che lo sia davvero) solo al minimo del 2006-2009?
Siccome mi invento le cose, concordo invece con te sulle ridistribuzioni interne e qui l'ENSO gioca sicuramente il suo ruolo. Ma non certo la sua media. L''energia che durante il ciclo della Nina l'oceano ha guadagnato, alla fine del successivo ciclo del Nino è stata persa nell'atmosfera.
Ps: andrei anche a guardare ai biases di cui la flotta Argo ha sofferto ad inizio della sua attività e quelli relativi al passaggio dai sistemi XBT. Lyman et alii 2010, per es., lo ha fatto e questa è la sua ricostruzione. Assai ridimensionato il "piattume"...
http://www.nature.com/nature/journal/v465/n7296/abs/nature09043.html
Vedi anche qui:
http://www.ocean-sci-discuss.net/8/999/2011/osd-8-999-2011.pdf
@elz
bentornato! Grazie della segnalazione. Molto interessante, qualcosa avevo già intuito nella risposta che Trenberth ha scritto nel suo post su SkS ;-)
Pesci: peccato. Piacevano un sacco ai miei bimbi. Ma adesso mi appresto a cucinarli al vapore...
@oca
Lo noti anche te il tentativo di attribuire la cosa a potenze solari medie che agirebbero con misteriosi lag temporali a geometria variabile? E se te lo chiede uno che si inventa le cose per compiacere lo status quo...:-D
@Steph
RispondiElimina"Lo noti anche te il tentativo di attribuire la cosa a potenze solari medie che agirebbero con misteriosi lag temporali a geometria variabile? E se te lo chiede uno che si inventa le cose per compiacere lo status quo..."
Stefano non e' un "tentativo" ... e' cio' che emerge da tutti i proxy (ossigeno, berillio, C14 ecc...) tirati fuori dai ghiacci o da altro. Si potra' discutere sulla "quantita'" ma gli ultimi 70-80 anni sono stati certamente ben + forti mediamente del periodo PEG.
Lag temporale puoi osservarlo nel minimo OHCA del 70 circa che ha in superficie la sua attuazione nel 1976-7.
Inoltre, @Elz, siamo d'accordo che non esistono lag temporali nel "bilancio" termico istantaneo ... ma come si manifesta e come viene gestito dal sistema ?
Il calore in "eccesso" viene introdotto nel sistema e va a modificare soprattutto i comportamenti di convezione/piogge quindi non riesci a misurare nel breve termine questa cosa nell'OHCA. Lo potrai fare nel medio-lungo termine allorquando gli "squilibri" si andranno manifestando nella massa delle acque.
Inoltre i termoclino tropicali ti vanno in ogni caso a creare dei lag temporali di ridistribuzione di calore nella massa oceanica.
L'accumulo di energia nel sistema è di gran lunga dominato dagli oceani come evidente dallo stesso post che ha generato questa discussione, percui tutto ciò di cui avremmo bisogno di conoscere per verificare se l'accumulo di energia è dovuto unicamente alla radiazione sw e non alle lw (che penetrano solo nei primi micron etc...) è conoscere i dati dell'ohc (dell'intero oceano che mostrano un incremento) e la differenza tsi-rsw al TOA che almeno nell'ultimo periodo è in declino qualunque cosa sia nel frattempo accaduta all'interno del sistema.
RispondiEliminaFino a che punto questi dati siano credibili su un arco temporale breve è un'altro discorso(viste anche le frequenti correzioni) ma ad oggi questo è ciò che mostrano i dati e comunque non è che ce ne sia realmente bisogno visto che il meccanismo con cui la radiazione infrarossa riscalda gli oceani è ben noto come descritto nel post sopra.
Steph, chiedo scusa per il tremendo OT ma vorrei chiarire che un forum non è un blog con una linea editoriale, è composto dalle persone iscritte e che vi partecipano, niente più. Non esistono utenti di serie A e serie B, né preferenze a seconda delle idee espresse.
RispondiEliminaSe poi capita di trovare scritte sciocchezze, basta intervenire con cognizione di causa e nessuno se la prenderà con te.
@Elz
RispondiElimina"...ciò di cui avremmo bisogno di conoscere per verificare se l'accumulo di energia è dovuto unicamente alla radiazione sw e non alle lw (che penetrano solo nei primi micron etc...) è conoscere i dati dell'ohc (dell'intero oceano che mostrano un incremento) e la differenza tsi-rsw al TOA che almeno nell'ultimo periodo è in declino qualunque cosa sia nel frattempo accaduta all'interno del sistema."
No, non riusciremmo a saperlo e in ogni caso non e' o bianco o nero (SW o LW) ma certamente una tonalita' di grigio.
Inoltre la distribuzione dell'OHCA non favorisce ragionamenti semplicistici di pura termodinamica. L'Est pacific non ha alcun trend nella OHCA e ultimamente sta calando (Nino/a agiscono come i principali attori dominando la scena e nascondendo qualunque segno "esterno"), dal 2003 se vogliamo essere prudenti diciamo che come minimo ha frenato quasi totalmente l'aumento di anomalia e negli oceani le scelte di trend sono state a "farfalla" (chi + chi - chi =) ( http://i53.tinypic.com/296ciuw.jpg ).
Al TOA non si nota assolutamente niente di ulteriore rispetto ai normali cicli ENSO, fase piatta e infatti piatta e' la risposta del sistema (Fig 2 di http://www.mdpi.com/2072-4292/3/8/1603/pdf ).
"No, non riusciremmo a saperlo e in ogni caso non e' o bianco o nero (SW o LW) ma certamente una tonalita' di grigio."
RispondiEliminache grigio? il ceres misura la radiazione in tre bande spettrali(in micrometri): rsw 0.3-5 ; radiazione lw nella finestra atmosferica 8-12 ; e radiazione totale 0.3-100 non c'è nessun grigio.
Sono consapevole anche io che l'ohc secondo il NODC è piatto dal 2003 tra 0 e 700m ma quella non è l'unica ricostruzione dell'ohc e sopratutto sono usciti diversi lavori(uno che usa i dati argo 0-2000m lo ha linkato steph sopra) che mostrano un incremento dell'ohc ed altri mostrano che non è insignificante il riscaldamento delle profondità oceaniche, se questo è corretto è in linea con il lavoro in pubblicazione di Meehl.
Il resto non mi è chiaro cosa centri con il discorso sopra.
@Alessandro
RispondiElimina//"Si potra' discutere sulla "quantita'" ma gli ultimi 70-80 anni sono stati certamente ben + forti mediamente del periodo PEG."//
E qui ti sorprenderò un po' (forse) ma recenti ricostruzioni tendono a confutare questa ipotesi. Ammetto che - se le diamo per buone - possono mettere in crisi anche i modellisti che vedono nel sole il main driver fino a metà del XX secolo, ma è quello che oggi mostrano i dati (pur imprecisi, pur a volte assai discordanti...). Ma ne parlerò in un prossimo post dedicato al sole.
"Lag temporale di 70": di quale lag parli? Quale scegli, stavolta? La TSI cala da fine anni 50, non mi verrai a dire che in neanche 20 anni l'OHCA raggiunge un minimo relativo, non ha senso fisicamente. Tra l'altro, io il minimo relativo lo vedi ad inizio anni 80, proprio in concomitanza con El Chicon e poi di nuovo all'epoca del Pinatubo, btw in periodi di massimo solare...Poi sai bene che la variazione pluriennale della TSI è inferiore a quella fra max e min undecennale e questa, a sua volta, è 2 ordini di grandezza inferiore a quella che si produce all'interno di un anno. Per cui?
http://tamino.files.wordpress.com/2011/05/ohc10.jpg
@elz
//" conoscere i dati dell'ohc (dell'intero oceano che mostrano un incremento) e la differenza tsi-rsw al TOA che almeno nell'ultimo periodo è in declino qualunque cosa sia nel frattempo accaduta all'interno del sistema."//
All'interno del sistema non saprei, se la differenza tsi-rsw cala significa che o la rsw aumenta (più nuvole? ruolo degli aerosol?) o la tsi cala (come ha fatto) o ci sono biases nella lettura del suo valore.
http://www.agu.org/pubs/crossref/2011/2010GL045777.shtml
@Hydraulics
Certamente, ci mancherebbe! Mi sembrava però poco opportuno intervenire sul forum in questione, visto che non ci scrivo più da un sacco di tempo. E il commento al mio post mi è giunto, in effetti, per vie traverse.
Steph, non mi riferivo né al post attuale né alle tue insindacabili scelte, ma ai supposti legami del forum con "altro". La mia ultima frase era da leggere come impersonale.
RispondiEliminaSe intendevi sottolineare una certa identità di vedute fra la maggioranza dei forumisti più attivi e altri blog, questa è una realtà, ma non la prova di amicizie.
Fine OT.
Ne parla oggi sks del lavoro di von schuckmann-traon, una piccola correzione in questo nuovo lavoro usano i dati ARGO tra 10 e 1500m e trovano un trend al riscaldamento 2005-2010 equivalente a +0.55W/m^2.
RispondiElimina@Steph
RispondiEliminaStefano il lag degli anni 70 lo vedi tra il minimo OHC del 1970 e il minimo SSTA/GW del 1976.
Sul Sole troppe cose devono ancora essere scoperte e analizzate, per esempio, a parte quel paper del 2011 che mostra variazioni percentuali "piuttosto forti" tra PEG e ultimo cinquantennio e che tu critichi (non so perche'), hanno appena trovato che la TSI e' diversa da quanto misurato fin ora a causa di errori sugli strumenti, di poco, 1360 invece di 1365 ma ci sono alcune implicazioni importanti:
http://pielkeclimatesci.wordpress.com/2011/07/27/new-paper-a-new-lower-value-of-total-solar-irradiance-evidence-and-climate-significance-by-kopp-and-lean-2011/
Tu dici che nel 60 c'e' stato il massimo e poi il Sole e' calato .... vero da un certo punto di vista, ma falso se tu leggi il Sole con il suo valore "mediato nel tempo", smussato. Allora trovi che gli ultimi 60-70 anni hanno visto una MEDIA di esplosioni solari parecchio superiore al passato e nel Clima contano i valori istantanei ma soprattutto contano le "insistenze" e il sole ha insistito su valori molto alti per oltre 50-70 anni, forse si e' appena placato e vedremo che cosa questo comportara' .... tra mesi, tra anni, decenni.
@Alessandro
RispondiEliminaNuovo paper su TSI: l'ho citato sopra e ne avevo già parlato qui:
http://climafluttuante.blogspot.com/2011/05/nascondino.html
@Hydraulics
RispondiEliminaOk! Ho emendato il post.
LOL!!
RispondiEliminaEsagerato...
:)
pubblicato l'articolo di Meehl,prevedo non poche polemiche...
RispondiEliminahttp://www2.ucar.edu/news/5364/deep-oceans-can-mask-global-warming-decade-long-periods
Grazie della segnalazione. L'aspettavo, adesso quanto prima, quando posso, ci faccio un post.
RispondiEliminaPolemiche: Watts è già partito in anteprima...