Skolstrejk för Klimatet

Alla fine l’onda lunga di Greta Thunberg, la ragazza svedese protagonista al WEF di Davos per la sua disobbedienza civile (e scolastica) e per il suo impegno nel sensibilizzare l'opinione pubblica sulla lotta contro il riscaldamento climatico, dopo essersi estesa a tutta Europa, è arrivata anche a sud delle Alpi.
“Il tempo stringe”, “Salviamo il clima”, “Giù le mani dal nostro futuro”, “Climate Justice”, “Non c'è un pianeta B”, “La Terra è piatta, il clima OK” sono alcuni degli slogan apparsi nel corso della manifestazione di sabato 2 febbraio a Bellinzona, alla quale hanno partecipato un migliaio di persone, per lo più giovani studenti delle scuole superiori del Canton Ticino. Manifestazioni analoghe si sono svolte anche in altre città della Svizzera. La mobilitazione per quella che viene ormai ritenuta l’emergenza climatica aveva già portato in piazza diverse migliaia di giovani nelle scorse settimane, senza coinvolgere la Svizzera italiana. Sabato dunque anche a Bellinzona è risuonata la protesta delle nuove generazioni contro quella che viene ritenuta l’indolenza della politica nel proporre soluzioni concrete e immediate per la lotta alle emissioni di gas a effetto serra.
Ma al di là dello “sciopero” scolastico e delle sfilate nelle ore di scuola o il sabato, cosa chiedono esattamente gli studenti e i giovani impegnati in questa battaglia civile?
“Non voglio la vostra speranza, ha detto Greta Thunberg ai potenti della Terra, voglio che siate in preda al panico e che agiate. Perché la nostra casa, la Terra, sta bruciando”. Saranno le nuove generazioni a imbracciare finalmente gli estintori?

Se ne è parlato alla trasmissione radiofonica "Millevoci" della RSI ieri, riascoltabile qui sopra.
Ospiti: Zeno Casella, studente del Coordinamento cantonale per la Marcia per il clima;
Rudi Alves, studente del Coordinamento cantonale per la Marcia per il clima;
Veronica Bozzini, studentessa ETHZh, rappresentante di Swiss Youth for Climate;
Francesco Zanetta, studente ETHZh, Coordinamento cantonale per la Marcia per il clima e rappresentante di Swiss Youth for Climate;
Gaia Mombelli, studentessa, Coordinamento cantonale per la Marcia per il clima.

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