L'eccezione che conferma la regola
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlMEPstH-EgyyD5zQM8W5nmMMy0t9CmU1q_UNORL7k15OFXA4AQFGvuQx46LWYwkin2Ck0An_zljBJTuvhBbHh4f4tjZkRsmwfI3Ki37twEtqNyZsHhOYeGhkTtVFIZod6Lrgpgj5Gr7o/s400/1123px-Antarctic_surface_trends.jpg)
Ritorniamo sulla presunta anomalia climatica che connota l'Antartide. Mentre il mondo si sta scaldando incessantemente e senza che la famigerata "pausa", fintanto che era ancora viva e combatteva, abbia potuto scalfire minimamente la tendenza generale, ci sono regioni che sembrano sfuggire a questa regola. E l'Antartide sembra appartenere a questa categoria di outliers . O no? Intendiamoci: in un sistema così complesso come è il nostro pianeta, è ovvio che l'andamento termico globale sia il frutto di tanti andamenti regionali che "viaggiano" con ritmi differenti. Ci sono zone che si scaldano molto più rapidamente rispetto alla media globale e altre che lo fanno più lentamente. E ci sono persino aree - molto poche, invero - che non sembrano scaldarsi e presentano trend piatti o addirittura leggermente negativi, pur se poco significativi. Ne avevamo già parlato qui . È la conseguenza della variabilità interna sovrapposta al trend forzato da fattori