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Visualizzazione dei post da agosto, 2022

Estate tropicale

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In Svizzera l’estate meteorologica che si conclude oggi è risultata la seconda più calda dall’inizio delle misure nel 1864. Essa è stata caratterizzata da tre periodi molto caldi. Il caldo è iniziato molto presto già durante il mese di giugno (secondo più caldo da inizio serie, dopo quello del 2003) e si è manifestato anche in luglio (quarto più caldo) e in agosto  (secondo più caldo dopo quello del 2003) . Esso è stato accompagnato da un’importante e duratura mancanza di precipitazioni. La poca pioggia ha lasciato spazio a molto sole, che in alcune regioni ha portato all’estate più soleggiata dall’inizio delle misure. Il Cervino insolitamente senza neve, negli scorsi ultimi giorni di questa caldissima estate Nel 2022 il caldo si è manifestato in tutti e tre i mesi estivi. Dopo il secondo mese di maggio mai misurato, su scala nazionale sono stati registrati il mese di giugno più caldo, il quarto mese di luglio più caldo e il secondo mese di agosto più caldo dall’inizio delle misure nel

La crescita dello sbilancio di energia

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La quantità di energia nel sistema climatico globale sta crescendo massicciamente e ad un ritmo sempre maggiore, contribuendo al riscaldamento. Il recente rapporto IPCC documenta questi gravi cambiamenti attraverso misure satellitari e terrestri e rilevamenti oceanici. Immagine: IPCC 2021/WGI/Fig.7.2, da Wild et al. (2015), Climate Dynamics Il clima della Terra è determinato principalmente dall'energia solare assorbita e dall'energia solare che viene rilasciata nello spazio sotto forma di radiazione termica. Se questo bilancio energetico è neutro, cioè se la quantità di energia solare assorbita è uguale a quella riemessa sotto forma di calore, il sistema climatico è in equilibrio: la temperatura media della Terra sarebbe costante in questa condizione. Tuttavia, anche i più piccoli squilibri hanno ripercussioni sul contenuto energetico del sistema e quindi sulle temperature globali. I modelli climatici mostrano che uno squilibrio tra l'energia assorbita e quella emessa di a

Siccità record

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In Svizzera non piove in modo consistente e duraturo da quasi 9 mesi! Una situazione estrema e a dir poco eccezionale. Soprattutto gli ultimi 4 mesi sono stati da record di siccità: nel periodo da maggio a metà agosto, a livello regionale, sono state registrate le precipitazioni più basse degli ultimi 140 anni. Nella Svizzera occidentale sono mancate le precipitazioni di quasi due mesi estivi normali. Il ritorno alla normalità potrebbe richiedere mesi. I prati avvizziti sono le tipiche conseguenze della persistente mancanza di pioggia. Foto: Stephan Bader La marcata assenza di precipitazioni è durata più di tre mesi. La parte occidentale della Svizzera è stata particolarmente colpita: qui la media regionale delle precipitazioni dal 1° maggio al 14 agosto è stata solo la metà della norma 1991-2020. Si tratta della quantità più bassa di precipitazioni per questo periodo negli ultimi 140 anni e la seconda più bassa dall'inizio delle misurazioni nel 1864. Precipitazioni totali dal 1° m

Higher and higher

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Lo scorso 25 luglio l’isoterma di zero gradi ha raggiunto la quota più elevata mai misurata in Svizzera. In questo post, un resoconto della tendenza al rialzo dell'isoterma di zero gradi negli ultimi decenni, segno tangibile ed evidente dell'intenso riscaldamento che sta subendo la regione alpina. Webcam Roundshot Gornergrat (sopra Zermatt, sullo sfondo il Cervino) alle 7:10 dello scorso 25 luglio L’espressione isoterma di zero gradi è utilizzata per indicare la quota in cui nell’atmosfera libera si trova la temperatura di zero gradi. L’andamento dell’isoterma di zero gradi è una grandezza importante che descrive la temperatura della massa d’aria, condizionando il tempo meteorologico di tutti i giorni. Su scale di tempo più lunghe, quelle di cui si occupa la climatologia, essa ha una grande importanza per il ciclo dell’acqua e per gli habitat dell’uomo, degli animali e delle piante. Fra l’altro essa è strettamente connessa con il limite delle nevicate. La quota dell’isoterma

Bilancio di massa del ghiacciaio del Basodino - parte 1 (inverno 21/22)

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Il bilancio di massa invernale del ghiacciaio del Basodino è stato eseguito a fine aprile: i valori sono risultati di gran lunga i più bassi dei 30 anni di misurazioni. Dopo un inverno estremamente povero di neve, la primavera molto calda ha fatto iniziare la fusione prestissimo e già in giugno una buona parte della coltre di neve invernale sul ghiacciaio era scomparsa. A inizio luglio lo spessore di ghiaccio aveva già perso quasi un metro. Fino ad inizio dicembre 2021, sulle montagne della zona del Basodino la coltre nevosa era attorno o poco sotto alla media pluriennale. In seguito essa è risultata deficitaria in quanto sono perlopiù mancate le nevicate invernali. Gli spessori di neve dell’inverno, rappresentati in una stazione relativamente vicina, sono quelli dell’Alpe di Röd, visibili nella figura sottostante. Andamento dello spessore della coltre nevosa e delle nevicate dell’inverno 2021/22 alla stazione IMIS di Alpe di Röd, la più vicina al ghiacciaio. Fonte: SLF . Le misure ne