Siccità record

In Svizzera non piove in modo consistente e duraturo da quasi 9 mesi! Una situazione estrema e a dir poco eccezionale. Soprattutto gli ultimi 4 mesi sono stati da record di siccità: nel periodo da maggio a metà agosto, a livello regionale, sono state registrate le precipitazioni più basse degli ultimi 140 anni. Nella Svizzera occidentale sono mancate le precipitazioni di quasi due mesi estivi normali. Il ritorno alla normalità potrebbe richiedere mesi.

I prati avvizziti sono le tipiche conseguenze della persistente mancanza di pioggia. Foto: Stephan Bader


La marcata assenza di precipitazioni è durata più di tre mesi. La parte occidentale della Svizzera è stata particolarmente colpita: qui la media regionale delle precipitazioni dal 1° maggio al 14 agosto è stata solo la metà della norma 1991-2020. Si tratta della quantità più bassa di precipitazioni per questo periodo negli ultimi 140 anni e la seconda più bassa dall'inizio delle misurazioni nel 1864.

Precipitazioni totali dal 1° maggio al 14 agosto nella Svizzera occidentale dall'inizio delle misurazioni nel 1864. La media è stata calcolata da undici lunghe serie di misurazioni. La linea tratteggiata mostra la norma 1991-2020.


L'estrema mancanza di pioggia è stata accompagnata da temperature molto elevate. La Svizzera ha registrato il secondo maggio più caldo, il secondo giugno più caldo e il quarto luglio più caldo dall'inizio delle misurazioni nel 1864. A Lugano il terzo giugno e il secondo luglio più caldo da inizio serie. A Ginevra, il periodo dal 1° maggio al 14 agosto 2022 è stato caldo come la leggendaria estate calda del 2003. In questi due anni, la temperatura è stata superiore di 1 °C rispetto a tutti gli altri periodi comparabili dall'inizio delle misurazioni.
La temperatura del periodo dal 1° maggio al 14 agosto nel sito di misurazione di Ginevra-Cointrin dall'inizio delle misurazioni nel 1864. La linea grigia mostra la media mobile di 20 anni.


Fino ad oggi, abbiamo avuto, in area alpina, ben 6 ondate di calore (definizione qui) da inizio giugno, appena una in meno di quelle del 2003, ma se si considerasse anche maggio saremmo già a 7.




Il caldo persistente ha favorito enormemente l'evaporazione. Nel contesto generale della più grande mancanza di pioggia degli ultimi 140 anni e della temperatura record dall'inizio delle misurazioni, è quindi del tutto giustificato parlare di siccità del secolo.

Nella Svizzera nord-orientale, l'ultima volta che il periodo dal 1° maggio al 14 agosto ha registrato precipitazioni inferiori è stato nel 2018. Valori così bassi come quelli del 2022 e del 2018 non sono stati raggiunti nella Svizzera nord-orientale da oltre 60 anni. Sul versante meridionale delle Alpi, le ultime volte che il periodo compreso tra il 1° maggio e il 14 agosto ha registrato precipitazioni inferiori sono state nel 2006 e nel 2003. Dall'inizio delle misurazioni, il periodo dal 1° maggio al 14 agosto sul versante meridionale delle Alpi è stato spesso altrettanto o più povero di precipitazioni rispetto al 2022. 
Sempre nel periodo compreso tra il 1° maggio e il 14 agosto, i Grigioni settentrionali e centrali hanno registrato una quantità di precipitazioni significativamente inferiore a quella attuale nella ben nota estate secca del 2018. Considerando l'intero periodo di misurazione, l'attuale scarsa piovosità dal 1° maggio al 14 agosto nei Grigioni settentrionali e centrali non è un evento particolarmente significativo.

Precipitazioni totali dal 1° maggio al 14 agosto nella Svizzera nord-orientale (A), sul versante meridionale delle Alpi (B) e nei Grigioni settentrionali e centrali (C) dall'inizio delle misurazioni. La linea spezzata mostra la norma 1991-2020.



E nel passato?

Rari ma non assenti, quindi, gli eventi così siccitosi in Svizzera. Ma se si considerassero gli ultimi 8-9 mesi, gli esempi dal passato sarebbero ancora più scarsi e rarissimi: dal 1864, forse solo il periodo fra il 1921 e il 1922 (e più lontano il 1947). 
Nelle ricostruzioni paleo-climatiche dell'ultimo millennio, invece, spicca il famoso anno del 1540: come ricorda ad es. lo storico del clima dell'Uni di Berna Christian Pfister, quello fu un anno incredibilmente estremo, caldo e molto siccitoso in buona parte dell'Europa, Alpi comprese. Resta un "cigno nero", un'anomalia rara in un contesto climatico estremamente differente rispetto a quello odierno (ascolta anche qui l'intervista a Pfister, in ted.).


Nell'immediato futuro?

Nelle estati particolarmente secche del 2015 e del 2018, il bilancio idrico - inteso come somma di precipitazioni (positive) ed evaporazione (negative) - in Svizzera si è normalizzato a livello regionale solo verso la fine dell'anno o addirittura nell'anno successivo. Nella Svizzera occidentale mancano attualmente le precipitazioni di quasi due mesi estivi normali. Saranno quindi necessari alcuni mesi di precipitazioni superiori alla media per compensare l'attuale deficit.

Dal punto di vista delle proiezioni sinottiche stagionali, l'attuale fase de La Niña nel Pacifico non porta le migliori condizioni per un immediato ripristino della situazione idrica. Nell'ambito delle teleconnessioni (ma ci sono una moltitudine di altri parametri in gioco per quel che riguarda l'influenza sulla circolazione atmosferica in Europa), una Niña matura come quella che ci accompagna ormai da 2 anni tende a favorire condizioni di alta pressione e siccità sull'Europa centro-occidentale nella transizione fra estate ed inverno.

Fonte: Brönnimann 2007

Fonte: Fraedrich 1994


Bisogna però anche ricordare il fatto che attualmente è in corso una forte heatwave marina nel Mediterraneo, con temperature che nella sua parte nordoccidentale si attestano attorno ai 28 gradi, superando di 2-3 gradi la media e rimanendo da settimane costantemente al di sopra del 90esimo percentile.  Andando verso l’autunno, con il naturale abbassamento delle correnti a getto, infiltrazioni di aria più fredda al di sopra di un mare così caldo potrebbero fungere da innesco per violente tempeste autunnali, come i Medicane. Con possibile influenza anche in area alpina.


E nel futuro più avanti?

Negli scenari climatici CH2018 per la Svizzera, la crescente siccità estiva è un problema centrale. A lungo termine, la quantità media di precipitazioni nei mesi estivi in Svizzera diminuirà e l'evaporazione aumenterà. I terreni diventeranno più asciutti, i giorni di pioggia saranno meno numerosi e i periodi senza precipitazioni dureranno più a lungo. In generale, le aree a ovest e a sud della Svizzera saranno più colpite dalla possibile diminuzione delle precipitazioni rispetto a quelle a est. Con l'avanzare dei cambiamenti climatici, la tendenza alla siccità continuerà ad aumentare. Verso la fine del secolo, una siccità che finora si è verificata una o due volte in dieci anni potrebbe verificarsi ogni due anni. La crescente siccità estiva è già un problema importante in Svizzera. Oltre a diversi eventi di siccità negli ultimi 20 anni, è possibile individuare una chiara tendenza all'aumento della siccità. Il bilancio idrico nel semestre estivo è passato da un surplus idrico di circa 50 mm negli anni '80 a un deficit idrico di circa 100 mm oggi. Questa tendenza a una maggiore siccità è confermata anche dai dati sul contenuto d'acqua nel metro superiore del terreno. Nel periodo 1981-2020 esso è diminuito di circa 20 mm o di un buon 5% - o più, a seconda della serie di dati.

Siccità estiva in Svizzera. In alto: i cinque semestri estivi (da aprile a settembre) più secchi dal 1981. In basso: variazioni delle precipitazioni totali, della temperatura, dell'evaporazione e dell'acqua nel suolo (metro superiore del suolo) per il periodo 1981-2020.

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