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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Noi siamo il virus

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Un estratto molto significativo dal libro del momento (scritto, in realtà, otto anni fa). La devastazione ambientale causata dalla pressione della nostra specie sta creando nuove occasioni di contagio con i patogeni. Ci sono tre elementi da considerare: ⚬ le attività umane sono causa della disintegrazione di vari ecosistemi ad un tasso che ha le caratteristiche del cataclisma; ⚬ stiamo sbriciolando tutti gli ecosistemi. Nelle foreste tropicale, per es., vivono milioni di specie: tra questi milioni di specie ci sono virus, batteri, funghi, protisti e altri organismi, molti dei quali parassiti; ⚬ la distruzione degli ecosistemi sembra avere tra le sue conseguenze la sempre più frequente comparsa di patogeni in ambiti più vasti di quelli originari. Là dove si abbattono gli alberi e si uccide la fauna, i germi del posto si trovano a volare in giro come polvere che si alza dalle macerie. Un parassita disturbato nella sua quotidianità ha due possibilità: trovare una nuova casa,

Regali avvelenati e rane bollite

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Un regalo, queste giornate primaverili insolitamente silenziose e pulite . Un saggio di quel che potrebbe essere un mondo diverso. Aria nettamente più salubre, un silenzio urbano quasi inquietante, strade senza traffico, biodiversità che negli spazi urbani e suburbani torna a fiorire con speci animali che presidiano di nuovo spazi vitali lasciati da tempo, cielo notturno forse anche più limpido del solito...( Update 31/3:   ma sotto altri aspetti, tutt'altro che salutare per l'ambiente )... ...un regalo avvelenato, però. Effetti del #Covid-19 . Ne avremmo decisamente fatto a meno. O meglio: il regalo ci fa un po' tutti riflettere sulla pazzia di una società perennemente in frenetica corsa neolib a star dietro alla crescita infinita in un mondo finito. E poi BUM... lo tsunami di un virus che ci paralizza e blocca letteralmente (e ballardianamente ...) il moto del mondo. Ma il veleno si manifesta con  centinaia di migliaia di malati e decine di migliaia di vittime.

The Climate Limbo

h/t IL KYOTO FISSOdi Antonello Pasini

Silent (and clean) spring

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Effetto  #COVID-19 : le immagini dei satelliti dell’Agenzia spaziale europea (ESA) mostrano una netta riduzione dell’inquinamento sulla pianura Padana, da gennaio a marzo. Il titolo (senza ())  in omaggio , ovviamente, al  seminale testo  della coraggiosa ed intrepida biologa  Rachel Carson  che quasi 60 anni fa  sfidò l'industria petrol-chimica,  sollevando importanti domande sull'impatto dell'umanità sulla natura e  infiammando e innescando il movimento ambientalista  (ispirato, peraltro, un secolo prima dal grande  Henry David Thoreau ). In realtà il riferimento indiretto è alla decrescita forzata del sistema produttivo ed economico indotta dall'emergenza pandemica. E alla netta diminuzione dell'inquinamento acustico urbano e peri-urbano indotto dalla semi-scomparsa del traffico stradale.  Ne sta beneficiando la qualità dell'aria. Copernicus.eu L'aria del Nord Italia, infatti, a marzo è diventata nettamente più pulita in concomitanza con le

Virus e global warming

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Guest post di Raffaele Scolari Nel momento in cui un evento globale, mediante appositi processi di lavorazione, diventa notizia, ossia merce da piazzare sul mercato, soggiace eo ipso al regime di concorrenza. Così accade che la notizia riguardante un disastro, una guerra, una pandemia “concorre” con altri disastri, guerre e pandemie, sia nel senso che ha luogo contestualmente agli stessi, sia nel senso che con essi rivaleggia per il primato di visibilità sui media – con l’effetto di spingere nel cono d’ombra eventi e notizie che poco prima avevano tenuto banco. È esattamente quanto sta avvenendo attualmente: se per molti mesi il tema del riscaldamento climatico aveva spadroneggiato sulla scena della stampa, ecco che nel giro di poche settimane esso è stato sopravanzato dagli allarmi sulla  epidemia  pandemia di Coronavirus. Vi è stato chi, con più o meno dichiarato intento polemico, ha fatto notare che oggettivamente le minacce derivanti dal dilagare dei contagi sono pressoché

L'insostenibile pericolosità della "febbre farlocca"

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Un post in due parti per celebrare (si fa per dire...) l'ennesimo "farlocchismo"  dei modellini di simulazione climatica.  Prima una validazione della skill delle simulazioni effettuate dai CMIP3 nei primi anni 2000, utilizzati nell'AR4 dell'IPCC uscito nel 2007. Poche parole qui, le figure bastano e avanzano. Poi, a seguire, una parte più argomentata a proposito delle più recenti simulazioni sull’evoluzione del riscaldamento climatico effettuate da una buona parte dei CMIP6 che indicano scenari sempre più drammatici, fra cui quello di un aumento della temperatura media globale superficiale fino a oltre 5 °C (all'equilibrio) al tempo del raddoppio della concentrazione atmosferica di CO 2 .  Tutti malati di "farlocchite", non c'è dubbio... Se la realtà non desidera assomigliare alle simulazioni, dovrebbe smetterla di comportarsi come tale Performance ottimale dei modelli di simulazione climatica del  PCMDI  nella versione che si è inizi