Carlo Rovelli e il problema più grave

Non direi che noi stiamo facendo male alla Terra. La Terra sta benissimo anche se noi scaldiamo il pianeta o ci ammazziamo e spariamo dalla sua faccia. Stiamo facendo male a noi stessi non tenendo conto delle conseguenze delle nostre azioni. Io penso che i problemi ecologici come il riscaldamento climatico e la distruzione delle specie sono più gravi di quello che si dica. Invece di occuparci di andare a bombardare il Medio Oriente, sarebbe meglio ci occupassimo di fermare questo riscaldamento del pianeta che rischia veramente di far sparire la civiltà o addirittura la razza umana. Alla Terra non gliene importa molto di noi, a noi sì però! Noi preferiremmo restare e continuare. Mi auguro che, a partire già dall'imminente summit di Parigi, i politici si occupino presto di questi che sono i problemi veri di tutti noi.


Così stamane Carlo Rovelli in un'intervista alla Radio Svizzera Italiana (dal 15esimo minuto in avanti), in occasione di un anniversario molto particolare: la comunicazione all’accademia prussiana delle scienze il 25 novembre del 1915 della equazione di campo, risultato finale della teoria della relatività generale, da parte del padre di tutti i fisici contemporanei, Albert Einstein. Ascoltate la sua viva e dolce voce nei primi minuti del servizio. E buon compleanno

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