SYS64738 : una sequenza che - a chi aveva anche solo un minimo di infarinatura con il sistema di comando BASIC del mitico Commodore 64 - non può non suscitare particolari sensazioni. L'aura esoterica che accompagna il codice deriva dal fatto che la sua esecuzione provocava il reset software della macchina e veniva usato frequentemente per ripulire il sistema da precedenti programmi. Sarebbe anche bello se il sistema climatico potesse essere, a sua volta, "ripulito" e resettato da situazioni precedenti che lo mettono in condizioni progressivamente precarie. Il clima però - essendo un sistema complesso, *fluttuale* , chiuso, fortemente non lineare, turbolento, molto variabile, quasi intransitivo, dissipativo, in condizioni di perdita energetica e di equilibrio dinamico transitante fra la stabilità e l'instabilità - non può certo essere paragonato ad un software. Essendo (in tutte le sue componenti) un sistema, soggiace a specifici “tipping points” , punti d...
Mi trovo daccordo con la critica alla struttura dei report dell'IPCC, sarebbe meglio un lavoro più snello e concentrato su singole problematiche che richiedono un aggiornamento.
RispondiEliminaNon bisogna dimenticare che l'IPCC è una specie di organo di consulenza per i decisori politici e non serve fare ogni volta una completa review di tutte le conoscenze sul clima. Che farsene, ad esempio, di aggiornare la mazza da hockey con dati più recenti visto che è rimasta più o meno la stessa da 15 anni a questa parte? E' una questione scientifcamente rilevante ma politicamente inutile.
Sarebbe invece più utile, ammesso che qualcuno voglia ascoltare, avere una serie di special reports man mano che si rendono necessari e periodicamente solo un summary for policymakers. Si potrebbe anche pensare ad unificare i WG I e II e, ove possibile, focalizzare l'attenzione sulla scala regionale, particolarmente rilevante per le politiche di adattamento. In due parole, come suggerisce l'editoriale di Nature, bisogna ripensare l'IPCC.
Ciao Riccardo, il tuo commento - chissà perché - è finito nello spam, insieme a qualche altro, uno dei quali so bene perché.
EliminaSono d'accordo con te, anche Stocker a Berna mi ha dato un'opinione simile circa il futuro dei report.
Speriamo altri 25 anni di IPCC. Poi i problemi si constateranno aprendo la finestra. Ciao Carlo.
RispondiEliminaPenso che servirà anche meno.
EliminaCiao