2017: quarto podio consecutivo!



Dal 1900 non è mai successo che quattro anni consecutivi entrino nel podio dei più caldi in superficie. Mai fino ad ora. E per giunta, con lo "scalino" più netto. Ma con un 2017 che sale al secondo (NASA, ECMWF, Berkeley Earth) risp. terzo posto (NOAA, JMA, HadCRU, C&W), anche questo ennesimo record è stralciato, al netto dei margini di incertezza. Sintomo più limpido del cielo a valle in una giornata di favonio del GW accelerante. E pensare che c'è ancora qualche pecorone che sparla e sentenzia di "pause e pausette" (vedi marker nero nel secondo grafico sotto) e qualche ciarlatano che straparla e pontifica di global cooling (vedi dopo)...




Vediamo il ranking preparato dal gruppo afferente al Berkeley Earth:


Vediamo l'andamento mese per mese, prima in forma grafica, poi come mappa:




E ora la differenza di andamento termico fra terraferma e oceani:



Un anno ancora una volta con una distribuzione spaziale dei record di caldo piuttosto densa, a fronte di nessuna vera e propria regione con temperature non solo di record di freddo (ovviamente), ma pure semplicemente come percentili sotto media.

2013-2017. Credit: NASA/GSFC/Scientific Visualization Studio



Da notare come nella mappa sopra manchino le zone polari; e sappiamo bene quel che sta succedendo in esse, soprattutto nell'Artico:



L'estensione dei ghiacci marini artici è stata la seconda più bassa, record negativo in Antartide.




2017 sul podio anche per quel che riguarda le temperature in troposfera ricavate da strumentazione satellitare (UAH, risp. RSS). Per  RSS si tratta del secondo anno più caldo in bassa troposfera (canale TLT) e terzo praticamente alla pari con il 1998 in medio-alta (canale TTT):




Sul podio anche le temperature della superficie dei mari (SST):



Contenuto di calore oceanico (OHC) globale pure al top:

Fonte

Consideriamo, inoltre, il fatto che - a differenza del 2015 e del 2016 -  quest'ultimo anno non è praticamente stato influenzato dal Nino, fenomeno che ha contribuito a spingere all'insù le temperature globali soprattutto della seconda metà del 2015 e della prima metà del 2016. Anche se ci sono recenti studi che attribuiscono una certa minima influenza da parte di una modalità particolare del Niño (El Niño Costero) come quella che si è manifestata con forte intensità nel primo quarto dell'anno appena finito, quello con l'anomalia positiva più elevata (vedi sopra).
Anyway: rimuovendo statisticamente l'influenza dell'ENSO, questo anno sarebbe da record.







Ora uno sguardo più ampio, in prospettiva, al passato...







...e uno in ottica futura:

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Insomma: un altro anno al top. Tanto per cambiare. E con prospettive, come si vede sopra, tutt'altro che rosee.

Update 4/2: su suggerimento di Alberto, aggiungo i grafici sulle emissioni di gas serra.

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Commenti

  1. In effetti un anno solo fornisce ben poche indicazioni climatologiche. E d' altronde tutti i trend su svariati decenni sono più che congruenti con un GW sostanzialmente lineare in questa fase. Se mai l' unica pausa reale, almeno a livello di temperature superficiali, è stata quella succcessiva alla WWII, ben poco citata dagli scettici unidirezionali.
    In questa bella carrellata di grafici imo manca quello che rappresenta la fonte principale dei cambiamenti climatici terrestri, ossia le emissioni di GHG da parte di noi bipedi "intelligenti". Da questo, se non ho capito male riguardo alle ultime stime, si dovrebbe notare che il 2017 al contrario dei tre anni precedenti in cui le emissioni sembravano rimaste stabili ha visto una crescita ulteriore di queste. Il che, se continua ancora per qualche anno, renderà utopico l' obiettivo di Parigi

    Alberto

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    1. In effetti, non hai proprio tutti i torti. Aggiungo il grafico delle emissioni.

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  2. Cosa sarebbero quelle curve a forma di campana/gaussiana, sulla seconda figura?

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    1. C'è scritto sotto la figura. E i dati sono in tabella ("Annual temperature anomaly").

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    2. "L'estensione dei ghiacci marini artici è stata la seconda più bassa, record negativo in Antartide."

      E come stiamo col ghiaccio/neve sul continente antartico? Ah... ma siamo sulla pagina "necrologi", per le "nascite" bisogna andare altrove, scusa steph, l'avevo dimenticato.

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    3. "E come stiamo col ghiaccio/neve sul continente antartico?"
      Stiamo così:
      ftp://podaac-ftp.jpl.nasa.gov/allData/tellus/L3/mascon/RL05/JPL/CRI/mass_variability_time_series/antarctica_mass_200204_201701.txt

      https://climate.nasa.gov/vital-signs/land-ice/

      127±39 Gt annue di perdita di massa. Non male, eh?

      "siamo sulla pagina "necrologi", per le "nascite" bisogna andare altrove, scusa steph, l'avevo dimenticato."
      Scusa, ma non colgo l'ironia. Per te perdere 127 Gt di massa glaciale all'anno significa ghiaccio che nasce???

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    4. "Scusa, ma non colgo l'ironia. Per te perdere 127 Gt di massa glaciale all'anno significa ghiaccio che nasce???"

      Oh!... c'mon man!.... 127 Gt... su 2/3 di 510 milioni di km2 di mare... quanto fa di risalita killer del livello del mare stesso????

      Do the math, man!... lo so che TU sai farlo... lascia ai jerry's e alsarago58's e le new entry "che anch'io ero negazionista ma adesso non voglio piu' sentirli" di far finta di non sapere che sono dettagli, a livello di pianeta.

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    5. Pochi mm, ok. Circa 1/3 del contributo eustatico da aggiunta di massa glaciale. Ma non cambia il fatto che è ghiaccio che se ne va. Altro che nascita...

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