Ritorno al futuro

Quello che più mi preoccupa - dalla prospettiva dello spazio, guardando la Terra dall'ISS - e su cui dovremmo riflettere di più, è il problema dei cambiamenti climatici. Ancora ne sento parlare come se fosse una mera discussione accademica; non lo è, non lo è più e ormai se guardiamo la cronaca di tutti i giorni ce ne rendiamo conto. Io credo che questa è una di quelle cose su cui dobbiamo, come popolazione umana, raggiungere una chiarezza di obiettivi e soprattutto agire al più presto possibile. È una cosa su cui possiamo ancora agire, ma non abbiamo più molto tempo.
Così il primo astronauta europeo ad aver visitato la Stazione Spaziale internazionale, Umberto Guidoni. L'intervista qui (la citazione da 14'45'' a 15'21').



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Il miglior modo per gestire il cambiamento climatico è di fissarsi degli obiettivi. L’uomo deve adattarsi finché è ancora possibile. Il clima sta infatti mutando, qui e adesso. La lotta al cambiamento climatico non è ancora persa. Ma ogni anno senza una riduzione delle emissioni rende le cose più difficili. Spetta a noi decidere il clima tra 50 anni.
Così Thomas Stocker, il noto fisico e climatologo svizzero, copresidente del Gruppo di lavoro I del quinto Rapporto di valutazione dell'IPCC.


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According to our estimate, a doubling of the CO2 content in the atmosphere has the effect of raising the temperature of the atmosphere (whose relative humidity is fixed) by about 2°C.
Così concludevano l'abstract di questo seminale paper Suki Manabe e Rick Wetherald quasi mezzo secolo fa.

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La buona notizia: ogni paese presenterà un impegno dettagliato per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra. La cattiva: questi impegni, sommati insieme, non sono abbastanza per tenerci sotto i 2°C di riscaldamento globale. A meno di drastici cambiamenti, siamo già semi-fottuti e nella merda fino al collo. Per non essere fottuti del tutto e del tutto sommersi, occorre assolutamente, inequivocabilmente, prioritariamente firmare a Parigi. Il tempo delle decisioni che producono conseguenze è già arrivato da tempo.






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For nearly 40 years we have supported development of climate science in partnership with governments and academic institutions, and did and continue to do that work in an open and transparent way. Activists deliberately cherry-picked statements attributed to various company employees to wrongly suggest definitive conclusions were reached decades ago by company researchers. These activists took those statements out of context and ignored other readily available statements demonstrating that our researchers recognized the developing nature of climate science at the time which, in fact, mirrored global understanding.
Così si chiude il cerchio e si torna al futuro. Con una bufala da quattro cents della Exxon. Al prossimo cherry picking.

Commenti

  1. E pensare che il cambiamento climatico è solo la punta dell'iceberg di tutti i problemi ambientali.

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    1. Già; e in quanto tale, molto soggetto a speronare la barca proprio mentre si balla al suono dell'ultimo valzer...

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