Desolation rows


Il recente lavoro di Parrenin (LGGE), Masson-Delmotte (LSCE), Köhler (AWI), Raynaud (LGGE), Paillard (LSCE), Schwander (UniBern), Barbante (UniVenezia), Landais (LSCE), Wegner (AWI) e Jouzel (LSCE) - insomma una raffinata crème internazionale in materia - per citare ocasapiens

desolerà un famoso zootecnico
e gli amici delle contrade della desolazione (qui per i palati sopraffini).

In realtà, come le rispondevo nel post, mi sa che le desolazioni del dott. zootecnico debbono riconfigurarsi retroattivamente almeno fino al 2007.
Qui sotto un elenco solo molto parziale di lavori pubblicati negli ultimi anni che tendono vieppiù a ridurre il famigerato lagtime fra andamento della temperatura e della concentrazione di CO2 in atmosfera nelle fasi glaciale/interglaciale che si riteneva una volta valesse qualcosa come 800 ± 600 e poi ± 200 anni. Oggi ci sono un po' meno incertezze e questo lagtime sembra essere sempre meno lungo. Le varie analisi degli ultimi anni mostrano come CO2 e temperatura  sembrano sempre più variare in sincrono, all'interno di un lasso temporale di circa un secolo. È quindi del tutto possibile che la CO2 abbia effettivamente causato il riscaldamento della temperatura antartica. Per un ampliamento delle spiegazioni, vedere le 3 parti della serie di post dedicata ai killer loops glaciologici qui, qui e qui.

● New constraints on the gas age-ice age difference along the EPICA ice cores, 0–50 kyr
● Global climate evolution during the last deglaciation
● Global warming preceded by increasing carbon dioxide concentrations during the last deglaciation
Carbon Isotope Constraints on the Deglacial CO2 Rise from Ice Cores
● Tightened constraints on the time-lag between Antarctic temperature and CO2 during the last deglaciation
● Synchronous Change of Atmospheric CO2 and Antarctic Temperature During the Last Deglacial Warming

Commenti

Post popolari in questo blog

SYS 64738

Brodo oceanico