Giove e oltre l'infinito
Dopo l'auspicio in forma di sfida muscolare e fumante a mostrare un raggio degli occhi o un orlo del mantello (che neanche il celebre monolito...), ecco il consueto fritto misto di stagione proposto ad intermittenza dalla centralina. Solo alcuni brevi e casuali assaggi, sennò ci vuole il Braulio.
◆ Cominciamo con la ben nota difficoltà di lettura di grafici, studi e cifre (o genere sessuale?):
grafico sull'innevamento boreale primaverile
“Il trend è decisamente negativo, ultimi anni compresi. Impossibile però non notare il peso che hanno in questa serie gli anni prima del 1990...Uhm...
“...cioè a cavallo tra quella che alcuni definivano l’imminente nuova glaciazione e il successivo global warming ruggente,...Imminente glaciazione definita negli anni 80? Davvero? E se fosse nei 70? Magari nei 40? O prima?
Uhm...
“...culminato con il super El Niño del 1989.Super El Niño del 1989???
Ehm...
E poi:
“Poco male, visto che il clima ha già virato da qualche anno verso la modalità raffreddamento globale.Perla ripetuta come un mantra ad ogni piè sospinto durante il passo dell'oca, in effetti...
O con focus recente (grafici elaborati da Bob Tisdale, non proprio close to mainstream sul tema AGW: interessante, comunque, la sua demistificazione di una delle ultime farneticazioni di un noto rimorchiatore, post molto interessante da cui prenderò qualche spunto futuro):
Dunque, ehm...
◆ Passiamo ora a qualche difficoltà concettuale, qui si parla di lavori recenti di Lindzen:
“(...) i modelli presi in esame attribuiscono il resto del riscaldamento previsto ad una serie di meccanismi di amplificazione (feedback positivi – primi tra tutti le nubi e il vapore acqueo) che invece potrebbero essere molto meno determinanti ovvero addirittura negativi, ridimensionando di molto ogni preoccupazione per un eccessivo riscaldamento del Pianeta.
A parte che poi lo stesso Lindzen non è che esca indenne da questa recente contesa (per usare un eufemismo)...
◆ E infine la madre delle chicche:
“Circa l’attività vulcanica poi, chissà che qualcuno prima o poi non se ne esca che le oscillazioni dell’attività magnetica del Sole – perché di questo stiamo parlando, non di radiazione incidente – influisce in qualche modo anche con quello che avviene sottoterra. Magari così scopriremmo che tra l’impatto sulla nucleazione ad opera dei raggi cosmici e l’immissione di grandi quantità di aerosol naturale in atmosfera, la CO2 in eccesso nel sistema conta esattamente quel poco che già si sa, senza bisogno di immaginare dinamiche di amplificazione di cui per adesso non c’è neanche l’ombra che dovrebbero condurre il Pianeta alla frittata.Wow : radiazione incidente ⇒ somma della radiazione diffusa + radiazione diretta ⇒ originate entrambe dalla radiazione solare totale (TSI) ⇒ effetto combinato dell'oscuramento da parte delle macchie e del brillamento da parte delle facole ⇒ aree con campi magnetici particolarmente significativi responsabili della loro stessa esistenza.
Wow2 : pensare che il campo magnetico del sole possa influenzare l'attività geologica mediante interferenza con il campo magnetico nel nucleo terrestre significa non tener conto di differenze di 5 ordini di grandezza a favore di quello terrestre. O in centralina si pensa che il sole sia una sfera solida?
Insomma: la frittata, con cipolle, speck e gorgonzola, è servita.
Dovrebbe bastare ed avanzare anche oltre Giove.
O no?
Solo un appunto: 1989 potrebbe essere un semplice refuso di 1998.
RispondiEliminaTelegraph Cove
@TC
RispondiEliminaBeh, certo, in effetti....