tag:blogger.com,1999:blog-5633893113213347837.post6203990621957668655..comments2023-11-20T11:11:21.459+01:00Comments on Mondi sommersi: Resilienza e isteresi nei mari del sudstephhttp://www.blogger.com/profile/00342707511091634237noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-5633893113213347837.post-42398245052978250622010-06-22T23:40:03.807+02:002010-06-22T23:40:03.807+02:00Certo è che la resilienza ci sarà fino a quando il...Certo è che la resilienza ci sarà fino a quando il tasso di incremento del livello del mare sarà così modesto, altrimenti ...<br /><br />by Telegraph CoveAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5633893113213347837.post-21861281043610683592010-06-09T11:38:31.790+02:002010-06-09T11:38:31.790+02:00Certo! Rimanendo in metafora: sarebbe come un vacc...Certo! Rimanendo in metafora: sarebbe come un vaccino innestato in un corpo comunque già malato per condizioni al contorno che ne riducono l'immunità...stephhttps://www.blogger.com/profile/00342707511091634237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5633893113213347837.post-58188635849216612992010-06-09T11:06:22.103+02:002010-06-09T11:06:22.103+02:00Ma il problema rimane l'acidificazione degli o...Ma il problema rimane l'acidificazione degli oceani: 'trapiantati' o no, i coralli ne soffrirebbero comunque.Paolo C.noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5633893113213347837.post-91982027755019946542010-06-09T10:00:30.807+02:002010-06-09T10:00:30.807+02:00Interessante questo tentativo di influenzare la re...Interessante questo tentativo di influenzare la resilienza dei coralli mediante una sorta di "vaccino d'innesto" che ne provochi una reazione adattiva....stephhttps://www.blogger.com/profile/00342707511091634237noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5633893113213347837.post-65276570271513928892010-06-09T09:23:14.794+02:002010-06-09T09:23:14.794+02:00Ho pensato la stessa cosa, quando ho letto di quel...Ho pensato la stessa cosa, quando ho letto di quella ricerca. Per non parlare di questa idea:<br /><br />(ANSA) - ROMA, 6 GIU - Contro i tanti disastri ambientali, dalle maree nere ai mutamenti climatici, che minacciano la barriere coralline ecco una soluzione semplice ed economica per tenerle in vita rigogliose: basta trapiantare rametti di corallo rotti sulle barriere coralline e questi nel giro di qualche anno formeranno nuovi grandi coralli adulti, del tutto reintegrati nella barriera. Messo a punto da Graham Forrester dell'Universita' di Rhode Island, il metodo e' molto simile a quello usato nel giardinaggio per piantare talee (rametti di una pianta). Secondo quanto riferito sulla rivista Restoration Ecology, questa tecnica e' stata testata con successo al largo delle Isole Vergini britanniche le cui barriere coralline sono messe a dura prova dalle tempeste. Non serve essere un giardiniere esperto per sapere che piantando un rametto rotto ne puo' nascere una nuova pianta grande e rigogliosa: il rametto (o talea) interrato emette radici e genera un nuovo individuo. Gli esperti hanno provato a fare lo stesso con le barriere coralline, oggi sempre piu' minacciate dai cambiamenti climatici e dal massiccio inquinamento delle acque, come la marea nera che sta sconvolgendo il Golfo del Messico. Hanno piantato rametti di corallo danneggiati che nel giro di pochi mesi attecchiscono a perfezione e in alcuni anni riescono a formare nuovi grandi coralli.Paolo C.noreply@blogger.com